ENI ha completato un movimento impulsivo iniziato dai minimi relativi di gennaio 2018, a quota 13,75/80 euro, e terminato a ridosso della forte resistenza statica collocata a 15,00 euro. Il prezzo ha tentato più volte di attaccare questo livello ed è stato respinto per quattro volte nelle scorse sedute, delineando un modello distributivo di breve termine (rettangolo 14,80-15,00). Il cedimento del supporto statico di brevissimo a quota 14,80 euro tra ieri e oggi ha determinato un'inversione ribassista con volumi in aumento già preannunciata dai valori di forte ipercomprato riscontrabili sullo stocastico lento. Nel report operativo n°219 dello scorso 15 gennaio 2018 si suggeriva di aprire una posizione SHORT (vendita allo scoperto) sul titolo ENI, con stop loss sopra quota 15,07 euro, per cogliere una probabile correzione a 14,10 prima e 13,75 in seconda battuta. Dopo il nostro short il titolo ha esitato rimanendo intrappolato tra 14,80 e 15,00 euro per due settimane. Abbiamo avuto pazienza e adesso siamo stati premiati: ENI cede oggi a ridosso dei 14,60 euro per azione toccando un nuovo minimo a quota 14,534euro e ci troviamo così con un profitto lordo sulla posizione pari a +1,82%. Manteniamo con calma puntando ai 14,30 euro e poi al nostro primo target in zona 14,10 euro. Spostiamo l'uscita in ricopertura sopra quota 14,78 euro, livello al quale conserveremo un minimo profitto frazionale per coprire le spese dell'operazione e non rischiare più nulla.
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