Azimut ha accusato una netta flessione durante la prima metà di ottobre, con il prezzo che è sceso dai 18,60 fino ai 16,62 euro confermando la fase ribassista di medio periodo in essere dallo scorso maggio, quando il titolo quotava circa 19,50 euro. Tra la seconda metà di ottobre e l'inizio di novembre il prezzo ha effettuato un rimbalzo da ipervenduto, effettuando un pullback tecnico con volumi in contrazione sotto il supporto dinamico rialzista primario rotto al ribasso a metà ottobre, che passava nei giorni scorsi attorno all'area 17,40/50 euro. Nel report operativo n°212 di lunedì 6 novembre si suggeriva di aprire una posizione di vendita allo scoperto sul titolo Azimut al prezzo di 17,30 euro, anticipando dunque l'esaurimento del pullback, con stop loss in ricopertura sopra quota 17,75 euro e obiettivi ribassisti a 16,40 euro e poi 15,70 euro. Il titolo ha continuato il pullback con estrema precisione fino all'area 17,50 euro ma il nostro stop loss non è stato interessato, e ieri ha comninciato a scendere con forza e volumi tornando ampiamente sotto quota 17,00 euro. Oggi il prezzo scende ancora fino ad un minimo di 16,71 euro portandoci un profitto del +3,18% sulla posizione. Manteniamo ancora con tranquillità puntando all'area 16,40/60, nell'intorno della base del trend ribassista di medio periodo, e inseriamo subito un take profit in ricopertura sopra quota 17,15 euro, livello al quale bloccheremo un profitto minimo di +0,86% senza rischiare più nulla su questa operazione.
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