venerdì 5 febbraio 2016

Monitoraggio posizioni: FCA testa il supporto primario e riparte. Profitto lordo +5,7%.

FCA (FIAT-Chrysler) si è indebolita a partire dall'inizio dell'anno in sintonia con il resto del mercato, con il prezzo che è sceso da 8,895 euro fino ai minimi relativi di ieri segnati a quota 5,655 euro, un ribasso pari al -36,5% in un solo mese. Tale movimento ha riportato i valori a ridosso del supporto dinamico primario che guida i rialzi del titolo a partire dall'autunno del 2012, e che passava questa settimana attorno all'area 5,80 euro. Nel grafico di lungo periodo è possibile individuare agevolmente il trend citato, e anche la fase di debolezza prolungata che ha caratterizzato il 2015 a partire da metà marzo. Il prezzo ha oscillato attorno agli 8,50 euro senza riuscire mai a tornare stabilmente sopra quota 9,90 e durante il mese di gennaio 2016 ha praticamente annullato tutto il rialzo effettuato nell'anno precedente. La forte situazione di ipervenduto, venutasi a creare con l'ultima gamba ribassista, e la netta divergenza formatasi sull'istogramma del MACD (completata con il rialzo di oggi a 6,10 euro), rendono probabile l'esaurimento delle spinte ribassiste almeno nel breve periodo. Il titolo potrebbe dunque recuperare fino ad un'area di prezzo compresa tra 6,90 e 7,20 euro per azione, anche se il trend di medio orizzonte temporale rimarrebbe comunque ancora negativo. 

Nel report operativo n°126 di lunedì 1° febbraio si suggeriva di monitorare il titolo FCA e di attendere un test dei 5,80 euro per entrare in acquisto con stop loss 5,65 euro e primi obiettivi a 6,90 e 7,70 euro per azione. L'acquisto è entrato nella seduta di ieri, e il livello di stop loss non è stato interessato poichè il minimo di giornata è stato segnato a quota 5,655 euro. Il successivo rimbalzo intraday ha contribuito alla formazione di un classico hammer d'inversione che assume una valenza significativa proprio perchè a ridosso di un supporto dinamico primario e in concomitanza con una situazione di forte ipervenduto con una divergenza bullish sull'indicatore MACD. Oggi il titolo prosegue nel recupero e risale fino ad un massimo di 6,13 euro mandandoci in profitto del +5,68% in sole due sedute. Manteniamo dunque con tranquillità la posizione puntando ad un primo obiettivo di brevissimo a 6,50 (trendline ribassista che guida la discesa del prezzo da inizio anno) ma, considerando la volatilità di brevissimo termine non solo del titolo in questione ma anche dell'intero mercato, spostiamo subito l'uscita da 5,65 euro a 5,90 euro per azione, livello al di sotto del quale andremo a bloccare un profitto lordo del +1,7% senza rischiare più nulla su questa operazione.

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