Banco Popolare si muove dall'inizio dell'anno in un ampio trend rialzista che ha portato il prezzo dagli 8,80 euro ai 16,55 della scorsa estate (massimo realizzato a luglio). La tendenza si è attenuata a partire da aprile con il prezzo che ha espresso una tendenza più neutra e compresa tra il forte supporto statico individuabile a quota 13,30 euro e la resistenza collocabile tra 16,40 e 16,50 euro. Il tentativo di breakout a 16,50 è fallito ad agosto e il prezzo ha accusato una flessione brusca che lo ha riportato a 14,30 euro in poche sedute, provocando il test positivo del supporto dinamico di lungo periodo. Il successivo riaggiustamento tra questo livello e l'area di resistenza statica di breve a 15,85 ha provocato il ritorno verso questo supporto dinamico passante per i 14,80 euro all'inizio della settimana. L'idea di trading suggerita nel report operativo n°108 di lunedì scorso sul titolo Banco Popolare, era quella di attendere la rottura ribassista dei 14,80 euro per aprire una posizione SHORT (vendita allo scoperto) puntando su un ribasso del prezzo verso i 14,00 euro e poi a 13,30 euro per azione. Lo stop loss sulla posizione era da collocare sopra 15,12 euro. Il cedimento del valore di trigger per lo short è arrivato ieri con l'arretramento sotto 14,80, anche se il titolo nel finale di seduta aveva recuperato questo stesso livello, ma senza interessare il nostro stop loss. Oggi il prezzo riprende a scendere con forza e va a configurare una long black candle segnando 14,47 euro, e un profitto lordo che ammonta al +2,21%. Manteniamo con obiettivo 14,30, poi 14,00 euro stringendo lo stop loss da 15,12 a 14,95 euro. L'area 13,30 sarebbe un obiettivo più ambizioso che ci porterebbe un profitto del +11,2%.
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