lunedì 27 luglio 2015

La bull trap dell'indice Ftse Mib.

Pubblichiamo su richiesta di molti lettori non abbonati una parte del Report Operativo n°102, inviato lunedì 20 luglio 2015 a tutti i nostri abbonati, che riguarda l'analisi dell'indice Ftse Mib e il probabile sviluppo del paniere per la settimana appena trascorsa. Buona lettura!

L’indice Ftse Mib ha completato la configurazione di “V spike”, già individuata nel report operativo della scorsa settimana, risalendo fino al primo livello di resistenza posto a 23800/850 punti. L’apertura di questa settimana è decisamente positiva, con l’indice che sta andando ad effettuare il breakout della forte resistenza statica e psicologica dei 24000 punti, portandosi su valori che non si vedevano da più di cinque anni (24153 punti realizzato in intraday). Il paniere azionario italiano aveva già messo la testa sopra 24000 anche lo scorso aprile 2015, ma non era riuscito a confermare questi livelli. Anche in questo caso l’indice è arrivato sulla resistenza con il fiato corto: i principali oscillatori di breve periodo registrano infatti una situazione di forte ipercomprato (abbiamo messo in evidenza nel grafico daily lo stocastico lento e il Rsi14), determinata da un rialzo di oltre il +15% in sole nove sedute. In questa situazione di momentum troppo “carico” aumentano le probabilità di falsi breakout con possibile formazione di bull trap e conseguente storno repentino delle quotazioni. Sarebbe opportuno rivedere una correzione con riaggiustamento della curva attorno a 23000 punti, ed eventuale escursione ribassista massimale fino a 22300, che andrebbe a scaricare l’eccesso di comprato offrendo occasione di entrata sulla maggior parte dei singoli valori azionari. La conferma del breakout dei 24000 punti potrebbe invece provocare una fiammata speculativa fino a 24550/600 punti in poche sedute che renderebbe molto difficile e rischioso il timing di entrata sui singoli titoli. In questo secondo caso non si potrà fare altro che rimanere alla finestra limitandosi a gestire le posizioni già in essere nel portafoglio, e attendere successivamente uno storno che sarebbe inevitabilmente più violento e che contribuirebbe ad accrescere ulteriormente la volatilità sui corsi azionari.

©dott. Pier Paolo Soldaini - ®XTraderNet – Riproduzione riservata





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