ENI è perfettamente inserito in un trend rialzista di medio orizzonte temporale iniziato lo scorso dicembre 2014, quando il prezzo del titolo aveva toccato un minimo a 12,98 euro per azione. IL recupero messo a segno a partire dalla metà di gennaio 2015 ha provocato l'interruzione del trend primario ribassista, con il ritorno del prezzo sopra 16,60 euro all'inizio di aprile. Dopo un nuovo massimo dell'anno a quota 17,66 euro, segnato nella seduta del 29 aprile, ENI ha effettuato un classico movimento di pullback tecnico verso la resistenza dinamica primaria lasciata alle spalle, interessando nuovamente l'area 15,50 euro. La doppia verifica di questo livello, nel giro di due settimane, ha confermato la validità del nuovo trend ascendente ancora in formazione. Con il gap up di lunedì scorso (22 giugno) accompagnato da volumi in espansione, e il breakout dell'area 16,60 euro, il movimento di pullback sembra terminato ed ENI potrebbe essere pronta per tentare la scalata a nuovi massimi dell'anno in zona 18,00 euro. Solamente il ritorno sotto quota 15,90 euro andrebbe a vanificare i segnali positivi delle recenti sedute, riportando una situazione di neutralità. Nel report operativo n° 98 di lunedì scorso suggerivamo di tenere sotto osservazione ENI per un eventuale acquisto sul breakout dei 16,60 euro, con obiettivi 17,50 e poi 18,00 euro per azione. L'area 18,50/70 (parte alta del trend positivo in atto) sarebbe un terzo obiettivo più ambizioso. Lo stop loss sulla posizione è da mantenere sul livello dei 16,35 euro.
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