venerdì 16 gennaio 2015

Successo per l'e-book "Dieci idee di investimento 2014". A gennaio 2015 si replica.

La pubblicazione dell'e-book10 idee di investimento” da parte di Finanza Operativa, al quale XTraderNet ha collaborato con l'analisi dei titoli azionari italiani, inviato lo scorso gennaio 2014 a tutti gli iscritti al nostro Report Operativo, si è rivelata un successo (è ancora possibile scaricare l'e-book qui). I risultati ottenuti con l'asset allocation suggerita sono stati decisamente positivi in termini di performance e per questo motivo, anche su sollecitazione dei nostri lettori, abbiamo deciso di replicare la formula anche per quest'anno. L'uscita del nuovo e-book con le idee di investimento per il 2015 è prevista per la seconda metà di gennaio 2015 e XTraderNet parteciperà ancora all'iniziativa di Finanza Operativa.
Come ricevere il nuovo e-book? Chi è già iscritto al Report Operativo di XTraderNet (sia la VERSIONE RIDOTTA FREE che quella in ABBONAMENTO) non dovrà fare assolutamente nulla: lo riceverà direttamente nella propria casella email. Coloro che invece non sono iscritti alla mailing list, ma sono interessati a ricevere l'e-book possono inviare una mail a: piersolda@libero.it
Uno sguardo al 2014. Vediamo ora quali sono stati i risultati di tutte le idee di investimento proposte a inizio anno (l’e-book è stato inviato in data 22 gennaio 2014)
1. Conto deposito. Il conto deposito suggerito era “ContoSuIbl Vincolato” di Ibl Banca, con un tasso effettivo netto per i nuovi clienti del 2,4% . Ipotizzando di aver vincolato una somma pari a diecimila euro si sarebbero ottenuti 240 euro.
2. Azionario cinese. La Cina preoccupa ora gli investitori ma preoccupava già a inizio 2014. Tuttavia il rallentamento pareva già scontato nei prezzi, tanto che gli investimenti degli hedge funds già a fine 2013 avevano già ripreso a investire sull’equity di Pechino. E i risultati ci hanno dato ragione, nonostante il deprezzamento dello yuan. Ecco i risultati dei quattro ETF propostiIShares China large cap (+29,7%), Lyxor China enterprise (+35,4%), Amundi Msci China (+34,7%) e Db X-Tr China 25 (+33,5%).
3. Fondi market neutral. La scelta di questi fondi era guidata dalla volontà di ridurre la volatilità del mercato, anche a scapito delle performance. Logico quindi che i rendimenti non potessero essere eclatanti (anche se qualche punto percentuale in più non sarebbe certo spiaciuto). Ecco i risultati dei tre fondi selezionati: BlackRock Strategic Funds European Diversified Equity Absolute Return D2RF Eur (+4,5%), Soprarno relative value A (+2,6%) e Oyster market neutral Eur (-0,7%).
4. Commodity: Palladio Avevamo indicato una resistenza ultima in area 800 dollari per oncia (poi superata e divenuta quindi livello di stop) che ha permesso all’Etc Etfs Physical Palladium indicato di mettere a segno un rialzo del +14,5% e all’Etc Db Physical Palladium Euro Hedged di registrare una performance del +7,4%.
5. Analisi tecnica: Ubi Banca. +45,63% contando 5,15 come prezzo di acquisto (area di acquisto indicata tra 5,10 e 5,20) e 7,50 prezzo di vendita (target di medio periodo indicato nella fascia 7,50/8,00 euro) raggiunto nella prima settimana di aprile 2014.
6. Analisi tecnica: Titolo A2A. +28,75% contando 0,80 euro come prezzo di entrata (forte area di supporto indicata come favorevole per l'acquisto del titolo) e 1,03 target realizzato (resistenza forte indicata tra 1,00 e 1,04 euro), per dovere di precisione bisogna dire che comunque il prezzo si è ridimensionato fino a 0,77 nelle prime settimane dopo l’acquisto (primo target ribassista sotto 0,80 era 0,76).
7. Analisi tecnica: Titolo Basf. Avevamo indicato una prima resistenza in area 81 euro (poi diventato livello di  stop) che ha fatto registrare un incremento del +2,3%.
8. Analisi fondamentale: Titolo Bb Biotech. Ha confermato tutte le attese, andando anche oltre le più rosee previsioni. dallo scorso 23 gennaio il titolo, sull’onda di un comparto come il biotech che aggiorna continuamente i propri record, ha guadagnato il +70,9%; percentuale che sale al +75,4% considerando anche i 7 franchi (5,78 euro) di dividendo.
9. Obbligazioni: bond Mediobanca. L’obbligazione era una scommessa sulla ripresa dell’Eurozona che a gennaio, a detta di quasi tutti gli economisti delle banche d’affari europee e non, era già in corso. E che avrebbe portato verso fine anno a una prima ripresa dei tassi (se non quelli ufficiali di sicuro dell’Euribor). Così non è stato, tuttavia il costo di questo investimento è stato minimo: considerando le cedole incassate nel frattempo, il differenziale tra acquisto il 23 gennaio e rilevazione dei prezzi il 22 dicembre è negativo solo di uno -0,12% circa.
10. Obbligazioni: bond Consiglio d’Europa. In questo caso ha pagato aver acquistato il titolo ad un livello ben sotto la parità: il 23 gennaio scorso il bond quotava intorno a 96, ora sfiora il valore nominale, quindi con un utile (senza considerare la cedola staccata ad ottobre) che sfiora il 4%. Non male considerando che l’emittente è di primaria importanza e quindi non si poteva investire su un eventuale re-rating del merito di credito.
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