venerdì 21 novembre 2014

Monitoraggio posizioni: Mediaset in lotta con la resistenza a 3,00 euro.

Il titolo Mediaset ha iniziato una fase correttiva a partire dall'inizio di aprile 2014, quando il prezzo è venuto a contatto con la resistenza primaria ribassista passante per quota 4,40 euro. Il ridimensionamento dei valori fino a 2,50 euro (min. realizzato 2,424) ha provocato in ottobre la rottura del trend positivo che andava avanti dal novembre del 2012. Osservando il grafico su time frame weekly è possibile individuare inoltre una classica configurazione di head & shoulders ribassista (testa e spalle) con neck line a 3,00 euro. Il movimento di recupero al quale abbiamo assistito in queste ultime due settimane potrebbe rappresentare un return verso la neck line stessa e nello stesso tempo un pullback sotto il supporto dinamico rialzista passante anch'esso attorno a quota 3,00. Questo livello è anche in perfetta coerenza con la serie di massimi decrescenti che definisce la fase correttiva che abbiamo citato all'inizio. Il superamento dell'area 3,00/3,07 andrebbe a negare la valenza di pullback/return del recupero in atto, confutando quindi il testa spalle e interrompendo anche la fase negativa di medio periodo, soprattutto se il movimento dovesse essere accompagnato da volumi in aumento. In questo caso Mediaset potrebbe risalire fino a 3,45 euro nel breve periodo, e poi nuovamente a ridosso della primaria ribassista che ritroveremo tra qualche settimana a ridosso dell'area 3,90 euro. Se il prezzo dovesse invece arrestarsi a 3,00 euro, e cedere nuovamente questo livello all'inizio della prossima settimana, allora la fase negativa in atto verrebbe confermata e i target al ribasso sarebbero individuabili a 2,50, poi 2,15 e ancora 1,90 euro per azione. Teniamo conto che le proiezioni teoriche della configurazione head & shoulders, che sarebbe convalidata con l'arretramento dei valori sotto 2,50 euro, indicano quota 1,50 come possibile target di medio periodo. 

Abbiamo aperto una posizione al rialzo sulla tenuta di 2,52 e successivo breakout di 2,80 euro (avvenuto con un gap up e quindi con un'entrata non ottimale) come indicato nel report operativo n°67, e il primo obiettivo è stato collocato a quota 3,25 euro. L'idea era quella di anticipare la rottura al rialzo della trendline ribassista ben visibile nel grafico su time frame daily, ed è interessante notare che il movimento di breakout dei 2,80 euro, avvenuto con gap up, è stato accompagnato da un forte incremento dei volumi di negoziazione. Tuttavia si rileva anche una situazione di ipercomprato sullo stocastico lento e l'incertezza al proseguimento del rialzo nel contatto con la resistenza dinamica. A questo punto la posizione lunga si può mantenere spostando lo stop loss a pareggio sul livello dei 2,90 euro. Se il prezzo dovesse superare 3,07 si potrebbero anche incrementare gli acquisti con obiettivi 3,25 e 3,45/47, mentre se dovesse tornare sotto i 2,90 euro all'inizio della prossima settimana si potrebbe valutare il reverse chiudendo la posizione lunga e aprendone una al ribasso di pari importo, con obiettivi in questo caso a 2,70/75 e 2,50 euro, poi 2,15 euro, e stop loss da posizionare in questo caso sopra 3,07 euro.

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