Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della
scorsa settimana, il n°29 inviato lunedì 27 gennaio 2014 a tutti i nostri iscritti.
Coloro che volessero ricevere il nuovo Report Operativo n°30 uscito oggi 3 febbraio 2014 direttamente nella propria mail possono fare richiesta scrivendo a: piersolda@libero.it
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Report Operativo n°29 del 27 Gennaio
2014
La soglia psicologica dei 20000 punti favorisce le prese di beneficio e il
Ftse Mib torna indietro fino a 19100 in apertura di settimana. Confermato il
movimento di pullback tecnico. L’indice italiano rischia adesso di indebolirsi
fino a quota 18600 punti. Scenario di breve periodo negativo, più neutro quello
di medio termine.
Avevamo parlato proprio
la scorsa settimana di una probabile correzione dopo il raggiungimento della
soglia psicologica dei 20000 punti di Ftse Mib, e il passo indietro è arrivato.
Tale valore del paniere azionario italiano rappresenta infatti non solo
una soglia di resistenza psicologica, ma anche un importante livello tecnico: dal grafico è possibile rilevare un ampio
movimento di pullback a verifica della parte inferiore del canale
rialzista che definiva il precedente trend positivo in essere dallo
scorso luglio 2013. Questa tendenza rialzista era stata interrotta con il
ribasso dei primi giorni di dicembre. Il successivo movimento ascendente
dell'indice tra la metà di dicembre e i giorni scorsi assume dunque natura
chiaramente impulsiva. Il ritracciamento va ad interessare oggi, dopo la
rottura al ribasso dei 19500 punti, un'area di supporto secondaria collocata
nell'intorno dei 19100 punti, al di sotto della quale si potrebbe assistere ad
un riaggiustamento più corposo verso quota 18600 punti. In questo caso lo scenario di medio periodo si sposterebbe verso una
fase decisamente più neutra, definita in un range compreso tra 17700 e
19500/20000 punti. Se invece l'indice dovesse mantenersi sopra quota 19000/100
fin da oggi, ed eventualmente recuperare ancora verso i 19750/800 punti, allora
sarebbe più lecito attendersi un movimento di consolidamento attorno a questi
livelli prima del breakout decisivo dei 20000 punti. Tra gli oscillatori
abbiamo preso in considerazione lo
stocastico versione slow che ha
fornito, proprio tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa, un
segnale di vendita in area di ipercomprato. Questo segnale viene confermato
stamani con la discesa dell'indicatore al di sotto del livello 80, in
concomitanza con l'arretramento dei valori del Ftse Mib sotto 19500 punti.
Situazione
Portafoglio
Telecom è scesa sotto
quota 0,85 lo scorso martedì facendo scattare il take profit che ci ha
consentito la realizzazione di un profitto lordo del +11,4%. Le
quotazioni sono poi arretrate ancora verso gli 80 eurocents per azione. Tenaris ha accusato una aumento
di volatilità piuttosto elevato nella seconda parte della settimana, con il
prezzo che è salito velocemente schizzando fino a 17,92 euro nell’intraday.
Coloro che avessero realizzato su questo strappo avrebbero realizzato un profitto
lordo attorno al +10%. Personalmente ho seguito in trailing la posizione
spostando l’uscita sul secondo target a 17,15 euro, cercando di far correre il
più possibile il prezzo verso l’alto, rimanendo coerente con il mio metodo
operativo, realizzando quindi un +6,20% lordo. Per quanto riguarda UBI Banca, posizione che non
avevamo in portafoglio, segnalataci da un paio di nostri lettori che l’avevano
acquistata sul breakout di 5,20 euro, il take profit sarebbe scattato con
l’arretramento del prezzo sotto quota 5,50 lo scorso lunedì, e avrebbe generato
un gain lordo attorno al +5,7%. Non è andato bene invece il nuovo
tentativo di acquisto su A2A,
che aveva dato l’impressione di reggere il supporto a quota 0,80 euro e invece
lo ha ceduto nel fine settimana. Stamani scatta lo stop loss sulla posizione
con la discesa sotto quota 0,78 euro. Decisamente meglio l’acquisto su Ansaldo al breakout di 8,35
euro. Il titolo ha subito realizzato il primo obiettivo a 8,65 euro e un
massimo relativo in intraday a 8,755. Il ritorno sotto il primo target ha fatto
scattare il take profit come di consueto, consentendo la realizzazione di un profitto
lordo attorno al +3,2%. Chi avesse invece tentato l’acquisto su Banco Popolare in area 1,50/55
non può fare altro che applicare lo stop loss sulla posizione dato che il
titolo ha accusato un forte gap down in apertura di settimana per motivazioni
di natura fondamentale, legate all’aumento di capitale annunciato venerdì
scorso dalla società. Sotto quota 1,28 il titolo potrebbe peggiorare
notevolmente e cedere altri 10 eurocents. Anche il tentativo di acquisto su Mediolanum in tenuta di 6,60
euro, non è andato bene, e il titolo è sceso sotto il livello di stop loss che
avevamo fissato a quota 6,45 euro.
Titoli sotto la lente
Se l’indice dovesse indebolirsi ulteriormente
scendendo sotto quota 19000/100 ci sarebbero spazi di ribasso più ampi che
andrebbero ad interessare l’area di valori compresa tra i 18500 e 18600 punti.
A questi livelli penseremo a riaprire nuove posizioni al rialzo poiché
verrebbero a crearsi parecchie occasioni di acquisto. In caso di permanenza
sopra 19100 e ritorno a 19750/800 il trading si farebbe più difficoltoso,
poiché molto probabilmente ci troveremmo di fronte ad un andamento in stretto
range compreso tra 19000 e 20000 punti.
Ansaldo la attendiamo ancora a 8,00 euro per azione, livello
dal quale passa il supporto dinamico rialzista che sostiene le quotazioni da
settembre 2013. Lo stop loss stretto è da porre sotto 7,90 e il primo target a
8,35 euro, poi 8,60. Se il prezzo dovesse scendere stabilmente sotto gli 8,00
euro il trend positivo sarebbe interrotto e si aprirebbero spazi di discesa
fino a quota 7,65 e poi 7,30 euro.
Atlantia sta scendendo sotto i 17,00 euro andando a rompere
al ribasso anche il supporto dinamico rialzista di breve periodo. Il titolo ha
realizzato un doppio massimo a 17,80 che viene completato con la discesa sotto
17,15. Possiamo provare lo short con stop loss stretto sopra 17,15 euro e
obiettivi a 16,20 e poi 15,65 euro.
Finmeccanica ha realizzato un importante breakout rialzista,
superando i 6,00 euro con un incremento importante nei volumi di
contrattazione. Dopo aver sfiorato i 6,70 euro il titolo si è preso una pausa
tornando verso quota 6,10. Attendiamo una correzione verso 5,95/6,00 euro dove
potremo tentare un acquisto con stop 5,85 e obiettivi a 6,70 prima e 7,00 euro
poi.
Molto interessante Generali, che ha effettuato una
correzione di breve verso il supporto dinamico rialzista primario, che passa
questa settimana attorno a 16,20 euro. Possiamo provare l’acquisto con stop
loss secco sotto 16,00 euro e obiettivi a 16,80 e poi 17,35 euro. Sotto quota
16,00 avremo un chiaro segnale d’inversione negativa.
UBI banca è tornata nella fascia 5,10/20 dove la
aspettavamo. Da questo livello passa il supporto dinamico rialzista di medio
periodo. Vediamo se riesce a consolidare tra 5,10 e 5,20 per un paio di giorni
e poi potremo tentare l’acquisto con obiettivi a 5,75 e poi 6,00 euro. IL
cedimento di 5,10 fornirebbe un segnale d’inversione negativa con spazi di
discesa a 4,65/75 e poi 4,10 euro.
E’ tutto.
©dott.
Pier Paolo Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
riservata
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