lunedì 2 settembre 2013

Tobin Tax, quando l’ignoranza governa.

La madre degli ignoranti è sempre incinta. Soprattutto, benchè il calo delle nascite sia da tempo un problema, in Italia, gravida e gravata da governi e leggi a dir poco miopi. Come quella sulla Tobin Tax, che da oggi va a pesare anche su una serie di strumenti derivati tra cui i future su indici e azioni (ormai ex fiore all’occhiello del mercato Idem di Borsa Italiana) e i contracts for difference (cfd). E dire che i numeri sono noti: da quando, lo scorso marzo, è stata introdotta la Tobin Tax sulle azioni con market cap superiore ai 500 mln di euro, i volumi medi giornalieri sulle big cap domiciliate nel nostro Paese è scesa, secondo Reuters, a 2,8 miliardi di euro dai 4,5 miliardi dei primi due mesi del 2013. Il gettito? Partita con l’ambizione di raccogliere circa un miliardo di euro, il prelievo sulle transazioni finanziarie rischia di essere limitato a non più di 200-250 milioni. Nel frattempo gli intermediari... (continua a leggere su Finanza Operativa)

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