mercoledì 3 luglio 2013

La Cina rallenta, ma il rame va in backwardation.

Il dato ufficiale sul Pmi servizi in Cina è stato pari a 53,9 punti contro il precedente 54,3 e quello calcolato da Hsbc si è attestato a 51,3 da 51,2. Il settore terziario conta per il 46% del Pil cinese e questo calo, accompagnato al rallentamento del settore manifatturiero, inizia a preoccupare non poco il mercato. Nel frattempo, tuttavia, il rame è tornato in backwardation con i prezzi spot (a pronti) del metallo che si sono apprezzati in maniera decisamente più rapida di quelli delle quotazioni del future su base tre mesi. L’interruzione alle operazioni delle miniere Grasberg e Bingham Canyon, assieme alle nuove trattative del London Metal Exchange per propri magazzini, hanno spinto gli operatori a una corsa per accaparrarsi il metallo per paura di possibili futuri deficit di offerta. Prova ne è il fatto che i cancellend warrants (rame già contrassegnato per il ritiro nei magazzini Lme) sono balzati al 55,44% delle scorte complessive aumentato così i tempi di attesa per il prelievo ma fornendo una spinta positiva ai prezzi di breve periodo.
Dal punto di vista tecnico il rame ha testato la media mobile a 21 giorni passante a 6.990 $ per tonnellata, salvo poi... (continua a leggere su Finanza Operativa)

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