Report
Operativo n°3 del 3 luglio 2013
Nonostante le forti vendite di inizio seduta il Ftse Mib ha tenuto
egregiamente la soglia psicologica dei 15000 punti e nel finale ha quasi
ribaltato la situazione risalendo la china fino a 15300 punti. Il pericolo di
ulteriori discese non è ancora del tutto finito. Attendiamo un nuovo segnale
positivo sopra 15500 punti.

In mattinata avevamo avuto
l'impressione di un possibile
sell-off sui titoli del paniere
Ftse Mib, che era sceso con forza fino ad un minimo di 15024 punti fin dalle
prime ore di contrattazione. La valanga di vendite si è però arrestata poco
sopra la soglia psicologica dei 15000 punti e il mercato ha quasi ribaltato la
situazione riportandosi a ridosso dei 15300 punti.
La trendline discendente
di breve periodo, che delinea perfettamente il ribasso in corso dalla fine
di maggio,
resta ancora valida e il rimbalzo che abbiamo visto la scorsa
settimana potrebbe configurarsi come un
pennant di tipo bearish.
Questa figura di continuazione ribassista verrebbe completata solo con il
cedimento dell'area 14900/15000 punti, e aprirebbe
proiezioni teoriche fino
a 14100 punti circa. Gli oscillatori più veloci evidenziano d’altra parte una
situazione di forte ipervenduto,
mentre
l'indicatore Rsi14 ha già anticipato
l'interruzione del trend negativo dell'ultimo mese. L’eventuale ritorno
sopra 15500 andrebbe dunque a negare il
bearish
pennant, e la gamba ribassista potrebbe ritenersi conclusa. In questo caso
la curva rappresentativa dei principali titoli azionari italiani avrebbe
spazio di recupero fino a quota 16250/300,
livello al quale transiterà nei prossimi giorni la base del trend positivo di
medio periodo interrotto di recente, e zona di baricentro che ha sempre
calamitato le quotazioni da un anno circa a questa parte. I forti volumi che
sono arrivati su buona parte dei titoli a più alta capitalizzazione nel finale
di seduta, hanno contribuito a configurare degli hammer che lasciano ben
sperare e fanno pensare ad una probabile ripresa del mercato nei prossimi
giorni. Operativamente è bene attendere la conferma sopra 15500 senza tentare
di anticipare questo breakout, se non sono state aperte posizioni in prossimità
dei 15000 punti.
Situazione
Portafoglio

Mediolanum sta mostrando un po’
di fatica nel superare i 4,90 euro, e si è assestata attorno a 4,75. La
manteniamo ancora con tranquillità visto che il nostro livello di stop loss non
è stato interessato. Gli obiettivi sono 5,10 in prima battuta e 5,30 in un
secondo momento. Abbiamo inoltre una posizione short su Finmeccanica che ha
raggiunto il primo target a 3,74 euro. In questo caso puntiamo al secondo
obiettivo anche se in realtà il titolo potrebbe rimbalzare, e fissiamo l’uscita
in trailing profit a 3,85 sopra la trendline discendente in maniera tale che realizzeremo
comunque un lieve profitto. Ansaldo ha mostrato qualche incertezza sul test dei
7,50 euro, che hanno contenuto il tentativo di inversione rialzista di breve.
La posizione è da mantenere con obiettivo primo nella fascia di prezzo 7,50/60,
e 7,75 in un secondo momento. Alziamo il livello di stop loss da 7,10 a 7,20
euro. Su Banco Popolare abbiamo incassato lo stop sul tentativo di bottom
fishing nell’intorno dei 90 centesimi, infatti il prezzo è sceso sotto il
livello di stop loss posto a 0,875 euro. Generali ha incontrato un ostacolo a
quota 13,80 euro, ma è rimasta sopra il livello di stop loss posto a 13,20
euro. La manteniamo con obiettivo primo sempre fissato a quota 14,25 euro, e
alziamo il livello di stop loss a 13,30 euro sulla primaria rialzista.
Titoli sotto la
lente
Banco Popolare resta da monitorare per un nuovo possibile
acquisto sopra 0,90 euro, anche se abbiamo preso lo stop loss sul primo
tentativo. Il titolo potrebbe infatti interrompere la gamba ribassista ed
effettuare un rimbalzo da ricoperture tecniche che potrebbe spingersi fino a
quota 0,95/965 e poi 1,03.
ENI è scesa a testare un importante supporto statico a quota
15,20 e a questo punto potrebbe tentare di invertire il trend negativo di
breve. Il segnale di acquisto arriverebbe sopra i 16,00 euro con obiettivo a
16,60 euro e poi 17,00 euro in seconda battuta.
Banca Intesa si è mantenuta sopra quota 1,20 dopo essere
scesa in intraday anche fino a 1,17 euro, e il ritorno sopra 1,26 andrebbe a
favorire un recupero del prezzo fino a 1,36 euro con obiettivo intermedio a
1,325 euro. Se invece dovesse rimanere sotto 1,26 e dovesse tornare ad
indebolirsi si attenderà l’area 1,10/12 prima di valutare l’acquisto.
Luxottica è uno dei migliori titoli del listino sempre
inserito in un forte trend rialzista che va avanti da quasi due anni. In caso
di debolezza attorno a 37,50 euro si può valutare l’acquisto con obiettivi a
40,20 euro e poi 42,50/43 euro. Sotto 37,50 il prezzo potrebbe invece arretrare
fino a 35 euro.
Mediaset continua la marcia rialzista ed effettua ancora un
breakout dei massimi di periodo, portandosi a ridosso dei 3,00 euro per azione.
Coloro che avessero seguito l’acquisto sul breakout di 2,60 euro possono
lasciar correre il prezzo inserendo un trailing profit a 2,80 euro. I margini
di apprezzamento sono di un ulteriore 10%, fino a quota 3,30 euro.
Per questa settimana è
tutto.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
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