mercoledì 10 luglio 2013

IL Report Operativo della scorsa settimana (3 luglio 2013).



Report Operativo n°3 del 3 luglio 2013

Nonostante le forti vendite di inizio seduta il Ftse Mib ha tenuto egregiamente la soglia psicologica dei 15000 punti e nel finale ha quasi ribaltato la situazione risalendo la china fino a 15300 punti. Il pericolo di ulteriori discese non è ancora del tutto finito. Attendiamo un nuovo segnale positivo sopra 15500 punti. 


In mattinata avevamo avuto l'impressione di un possibile sell-off sui titoli del paniere Ftse Mib, che era sceso con forza fino ad un minimo di 15024 punti fin dalle prime ore di contrattazione. La valanga di vendite si è però arrestata poco sopra la soglia psicologica dei 15000 punti e il mercato ha quasi ribaltato la situazione riportandosi a ridosso dei 15300 punti. La trendline discendente di breve periodo, che delinea perfettamente il ribasso in corso dalla fine di maggio, resta ancora valida e il rimbalzo che abbiamo visto la scorsa settimana potrebbe configurarsi come un pennant di tipo bearish. Questa figura di continuazione ribassista verrebbe completata solo con il cedimento dell'area 14900/15000 punti, e aprirebbe proiezioni teoriche fino a 14100 punti circa. Gli oscillatori più veloci evidenziano d’altra parte una situazione di forte ipervenduto, mentre l'indicatore Rsi14 ha già anticipato l'interruzione del trend negativo dell'ultimo mese. L’eventuale ritorno sopra 15500 andrebbe dunque a negare il bearish pennant, e la gamba ribassista potrebbe ritenersi conclusa. In questo caso la curva rappresentativa dei principali titoli azionari italiani avrebbe spazio di recupero fino a quota 16250/300, livello al quale transiterà nei prossimi giorni la base del trend positivo di medio periodo interrotto di recente, e zona di baricentro che ha sempre calamitato le quotazioni da un anno circa a questa parte. I forti volumi che sono arrivati su buona parte dei titoli a più alta capitalizzazione nel finale di seduta, hanno contribuito a configurare degli hammer che lasciano ben sperare e fanno pensare ad una probabile ripresa del mercato nei prossimi giorni. Operativamente è bene attendere la conferma sopra 15500 senza tentare di anticipare questo breakout, se non sono state aperte posizioni in prossimità dei 15000 punti.


Situazione Portafoglio

Mediolanum sta mostrando un po’ di fatica nel superare i 4,90 euro, e si è assestata attorno a 4,75. La manteniamo ancora con tranquillità visto che il nostro livello di stop loss non è stato interessato. Gli obiettivi sono 5,10 in prima battuta e 5,30 in un secondo momento. Abbiamo inoltre una posizione short su Finmeccanica che ha raggiunto il primo target a 3,74 euro. In questo caso puntiamo al secondo obiettivo anche se in realtà il titolo potrebbe rimbalzare, e fissiamo l’uscita in trailing profit a 3,85 sopra la trendline discendente in maniera tale che realizzeremo comunque un lieve profitto. Ansaldo ha mostrato qualche incertezza sul test dei 7,50 euro, che hanno contenuto il tentativo di inversione rialzista di breve. La posizione è da mantenere con obiettivo primo nella fascia di prezzo 7,50/60, e 7,75 in un secondo momento. Alziamo il livello di stop loss da 7,10 a 7,20 euro. Su Banco Popolare abbiamo incassato lo stop sul tentativo di bottom fishing nell’intorno dei 90 centesimi, infatti il prezzo è sceso sotto il livello di stop loss posto a 0,875 euro. Generali ha incontrato un ostacolo a quota 13,80 euro, ma è rimasta sopra il livello di stop loss posto a 13,20 euro. La manteniamo con obiettivo primo sempre fissato a quota 14,25 euro, e alziamo il livello di stop loss a 13,30 euro sulla primaria rialzista.


Titoli sotto la lente

Banco Popolare resta da monitorare per un nuovo possibile acquisto sopra 0,90 euro, anche se abbiamo preso lo stop loss sul primo tentativo. Il titolo potrebbe infatti interrompere la gamba ribassista ed effettuare un rimbalzo da ricoperture tecniche che potrebbe spingersi fino a quota 0,95/965 e poi 1,03.

ENI è scesa a testare un importante supporto statico a quota 15,20 e a questo punto potrebbe tentare di invertire il trend negativo di breve. Il segnale di acquisto arriverebbe sopra i 16,00 euro con obiettivo a 16,60 euro e poi 17,00 euro in seconda battuta.

Banca Intesa si è mantenuta sopra quota 1,20 dopo essere scesa in intraday anche fino a 1,17 euro, e il ritorno sopra 1,26 andrebbe a favorire un recupero del prezzo fino a 1,36 euro con obiettivo intermedio a 1,325 euro. Se invece dovesse rimanere sotto 1,26 e dovesse tornare ad indebolirsi si attenderà l’area 1,10/12 prima di valutare l’acquisto.

Luxottica è uno dei migliori titoli del listino sempre inserito in un forte trend rialzista che va avanti da quasi due anni. In caso di debolezza attorno a 37,50 euro si può valutare l’acquisto con obiettivi a 40,20 euro e poi 42,50/43 euro. Sotto 37,50 il prezzo potrebbe invece arretrare fino a 35 euro.

Mediaset continua la marcia rialzista ed effettua ancora un breakout dei massimi di periodo, portandosi a ridosso dei 3,00 euro per azione. Coloro che avessero seguito l’acquisto sul breakout di 2,60 euro possono lasciar correre il prezzo inserendo un trailing profit a 2,80 euro. I margini di apprezzamento sono di un ulteriore 10%, fino a quota 3,30 euro.

Per questa settimana è tutto.

©dott. Pier Paolo Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione riservata






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