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A gennaio
Saipem
valeva 32 euro, oggi meno di 15. “Merito” di questo crollo i due profit
warning lanciati dal management in questi mesi che hanno più che
dimezzato le quotazioni del gioiello, leader mondiale nelle piattaforme
off shore per il comparto petrolifero, controllato da
Eni.
Dopo il primo warning di gennaio, infatti, il management venerdì
scorso, dopo la chiusura dei mercati, ha comunicato di attendersi per il
2013 una perdita di 300-350 milioni di euro, mentre solo due mesi fa
annunciava
un utile previsto di 450 milioni
di euro. La reazione del mercato, nonostante Consob abbia vietato per
oggi e domani le vendite allo scoperto sul titolo non si è fatta
attendere e in Borsa il titolo ha lasciato sul terreno il 25% del
proprio valore. Per dare un’idea del tracollo di quest’anno si pensi che
Saipem a fine 2012 capitalizzava 13 miliardi, ora ne vale 6,5. La metà.
E se in Borsa tutti hanno venduto, anche le reazioni... (
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