Proprio quando tutti si aspettavano una pesante flessione del mercato azionario americano, dato che l'indice S&P500 era arrivato sulla soglia dei 1570/75 punti (livelli che aveva già toccato nei picchi del 2000 e del 2007 e che avevano preceduto due bear market molto importanti), il mercato ha spiazzato tutti con gli operatori che hanno ripreso ad acquistare azioni. Dopo una fase di consolidamento di breve periodo che aveva caratterizzato il mese di marzo, l'indice S&P500 ha effettuato un breakout deciso del massimo storico di 1576 punti (ottobre 2007) proprio nella giornata di ieri, uscendo dall'area di trading range compresa tra 1538 e 1570 punti, e alzando l'asticella del record storico a 1587 punti (1588 nell'intraday). Oggi il record viene ulteriormente ritoccato a 1597 punti mentre stiamo scrivendo, e i 1600 sembrano ormai alla portata. I volumi che hanno accompagnato il movimento di breakout non sono eccezionali ma comunque in aumento e sopra la media delle ultime due settimane.
Ci eravamo già espressi per una probabile continuazione del bull market in atto, contrariamente alle aspettative, in base alle considerazioni che avevamo effettuato sull'aumento del Margin Debt, anch'esso vicino a livelli da record, e a quelle relative ai multipli dei principali panieri azionari americani (questo è l'articolo del 22 marzo:
Margin Debt mai così in alto dall'estate del 2007).
|
(Clicca per ingrandire) |
Osservando il grafico su base giornaliera dell'indice S&P500 possiamo rilevare il breakout e il trend rialzista di medio periodo, in essere dal novembre del 2012, che viene confermato come valido. I tentativi ribassisti del 19 marzo e del 5 aprile scorsi sono stati arginati a quota 1538 e il movimento laterale in stretto trading range di marzo può essere interpretato come rettangolo di continuazione. L'obiettivo è da fissare sulla parte alta del trend ascendente, in area 1625/30, che potrebbe essere raggiunto in poche sedute. Il livello 1570/75 è diventato adesso il primo supporto al di sotto del quale si avrebbe un segnale di indebolimento. Lo spartiacque per il deterioramento del mercato toro di medio periodo resta a quota 1538/40 punti, che se dovesse essere ceduto aprirebbe la porta per una flessione ampia almeno fino a 1470/85 punti, in seguito alle prese di beneficio che scatterebbero immediatamente. Il raggiungimento di 1600, soglia psicologica, potrebbe provocare un movimento di pullback a verifica dell'area 1570/75. Avendo posizioni impostate al rialzo si suggerisce di mantenerle con tranquillità e obiettivo a 1630 punti, prendendo profitto solo in caso di arretramento dei valori del paniere sotto 1560 (base del canale rialzista), elevando questo livello di trailing profit a quota 1570 la settimana prossima. Stay long... stay tuned...
Nessun commento:
Posta un commento