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Dopo lo scivolone dei primi giorni di dicembre l'indice Ftse Mib ha ritrovato gli acquirenti a ridosso dei 15100 punti, e ha messo a segno una sequela di sei sedute positive consecutive. I valori del principale paniere azionario italiano sono tornati sopra i 16000 punti, a ridosso della parte superiore del trend neutro/moderatamente ribassista, individuato nelle recenti analisi, che si colloca in queste sedute attorno ai 16130 punti. Questo livello di resistenza, assieme alla fascia statica individuabile tra 16250 e 16300 punti, potrebbe costituire un forte ostacolo al proseguimento dell'attuale fase positiva di brevissimo termine, impedendo al mercato azionario italiano di affrancarsi dall'andamento altalenante che va avanti da circa tre mesi e mezzo e che ha come baricentro delle quotazioni l'area dei 15700 punti. La nota positiva di questo scenario è data dal fatto che la curva si è mantenuta piuttosto stabilmente sopra la media mobile a 200 giorni che, come sappiamo, rappresenta un importante trigger di lungo periodo nelle posizioni degli investitori istituzionali. L'attuale fase neutra/moderatamente ribassista, definita dal canale discendente rosso nel grafico, sarebbe dunque da interpretare come nuova fase di accumulazione prodromica di una nuova e importante fase ascendente di medio periodo. Conferme in questo senso arriverebbero con il breakout dell'area di valori compresa tra 16300 e 16700 punti, movimento che allo stato attuale appare prematuro considerando il livello di ipercomprato rilevabile sui principali oscillatori leading. Si dovrà dunque smaltire questo eccesso di comprato con una lieve correzione che potrebbe spingere ancora una volta le quotazioni verso l'area critica dei 15700 punti. Significativa in questo senso anche la configurazione di una spinning top, proprio a ridosso della resistenza, nella seduta odierna. L'eventuale breakout immediato dell'area 16130/300 senza un riaggiustamento fisiologico di qualche seduta, porterebbe i livelli di ipercomprato su valori insostenibili rendendo l'eventuale successiva correzione più violenta con conseguente aumento della volatilità di breve periodo. A livello operativo questo mercato rimane da acquistare sulla debolezza in caso di storni controllati in area 15300/700 ed eventualmente in zona 14850/15100. Lo scenario potrebbe diventare negativo solo in caso di discesa sotto i 14500 punti, livello che appare saldamente alle spalle dopo i movimenti rialzisti di natura impulsiva che hanno caratterizzato la seconda metà di novembre e l'ultima settimana di dicembre.
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