L'insediamento del nuovo governo potrebbe ristabilire la fiducia dei mercati nei confronti del sistema Italia. L'equity avrebbe l'occasione per invertire definitivamente la tendenza negativa, spostandosi su valori più consoni a quelli reali. Le Big cap più bistrattate negli ultimi mesi quotano ancora una frazione del proprio patrimonio netto, e offrono rendimenti interessanti. Banca Intesa in pole position per spiccare il volo assieme a STMicroel., ENI ed ENEL. Interessanti anche A2A e FIAT per chi volesse allargare il giardinetto.
Banca Intesa
Banca Intesa è senza dubbio il titolo bancario più interessante a Piazza Affari. Le quotazioni attuali fanno attestare il rapporto Price/Book value attorno al 36% e lo yield sopra al 16%*. I prezzi sono ancora in un trend negativo di medio termine e il rimbalzo di breve periodo si è arrestato a ridosso della resistenza dinamica che lo definisce, in area 1,42. Il ridimensionamento delle quotazioni non è andato oltre quota 1,09, livello dimostratosi in grado di attirare nuovi acquisti. Oggi il titolo si porta a ridosso del primo livello di resistenza statica a 1,25, oltre il quale avrebbe spazio di rialzo fino a 1,37. L'inversione di tendenza è attesa sopra 1,42, con obiettivi collocabili a 1,65 e poi 1,90. In caso di debolezza le quotazioni difficilmente dovrebbero spingersi sotto 1,09.
STMicroel.
STM quota un rapporto pari all'84% tra il prezzo e i mezzi propri, mentre lo yield non è particolarmente interessante poichè si attesta al 2,25%. Tuttavia i prezzi hanno già fornito un primo segnale d'inversione della tendenza negativa in essere dal marzo 2011, che verrebbe completato con il superamento di 5,45 euro. In questo caso le quotazioni potrebbero impennarsi velocemente fino a 5,90/6,00 euro, e poi 6,45. L'eventuale debolezza a ridosso dei 5,00 euro sarebbe interpretabile come occasione di entrata, con stop loss da porre a 4,65 euro. Al di sotto di questo livello le possibilità d'inversione verrebbero compromesse definitivamente.
ENI
I prezzi di ENI hanno già effettuato un rimbalzo piuttosto consistente passando da 11,82 euro fin sopra 16,50, e hanno poi accusato una battuta d'arresto per un consolidamento sopra 15,00. Il rapporto Prezzo/Book Value è pari a 1,22, mentre lo yield si attesta poco sotto il 4%. L'eventuale superamento di 16,50 andrebbe ad interrompere il trend negativo primario in atto dall'estate del 2007, e favorirebbe la continuazione degli acquisti fino all'area 18,50 euro, con target intermedio a 17,90. La tenuta di 15,00 rappresenta occasione di acquisto con stop loss 14,30 e primo obiettivo 16,50. Negatività solo sotto 14,30, livello al di sotto del quale i prezzi potrebbero scivolare ancora nei pressi dei minimi di periodo in area 12,00 euro.
ENEL
ENEL capitalizza in borsa circa l'80% dei mezzi propri con un rapporto utile/prezzo pari al 4,5%. Il tentativo d'inversione di ottobre è stato respinto per due volte in area 3,60, e i prezzi si sono indeboliti nuovamente fino a 3,10 circa. La tenuta di 3,20 euro nelle scorse sedute potrebbe favorire un nuovo approccio alla resistenza dinamica discendente che deprime le quotazioni a partire dallo scorso maggio, e che transita attualmente a 3,35 euro. Sopra questo livello primo immediato obiettivo a 3,60, che resta lo spartiacque per la definitiva inversione di tendenza. Successivi target a 3,95 e 4,25 euro in un'ottica di più ampio respiro. Sotto 3,20 i margini di discesa verrebbero contenuti comunque nell'area 2,85 euro.
A2A
A2A ha una quotazione che sconta l'82% dei mezzi propri, mentre lo yield è pari al 7,35%. Il forte recupero dei prezzi tra settembre e ottobre si è fermato sulla resistenza dinamica discendente a 1,03 euro. La flessione successiva ha interessato quota 0,90 euro, primo livello di supporto statico rilevante nel breve periodo. La correzione potrebbe essere terminata e l'eventuale riaggiustamento attorno a 0,97 andrebbe a favorire un nuovo tentativi d'inversione. L'eventuale acquisto del titolo deve essere protetto con uno stop loss sotto 0,90, con obiettivo di brevissimo a 0,97/1,00 euro. Le posizioni possono essere incrementate sopra 1,03, con target successivi a 1,10 e poi 1,19 euro. In caso di discesa sotto 0,90 è probabile una nuova verifica in area 0,84.
FIAT
Dal punto di vista dei fondamentali FIAT sembra rappresentare una vera e propria occasione di acquisto. Il titolo quota infatti solo il 45% dei mezzi propri e offre un rapporto utile/prezzo superiore al 10%. La forte discesa che ha fatto più che dimezzare le quotazioni da 7,50 euro fino a 3,50 circa sembra essersi esaurita. Nel breve si evidenzia una serie di minimi crescenti che vanno a definire un supporto dinamico a 3,90 euro. La barriera psicologica dei 5,00 euro ha contenuto i tentativi di recupero nelle ultime settimane. Acquistando il titolo si applicherà uno stop loss sotto 3,90, fissando un primo oiettivo a 4,50 euro, e un secondo a 5,00 euro. Sopra quest'ultimo livello si incrementeranno le posizioni con target successivi a 5,70 e poi 6,15 euro. Sotto 3,90 attendere una nuova verifica nella fascia di valori compresa tra 3,50 e 3,60 euro.
*I valori dei rapporti Price/Book Value e Yield sono tratti dal Sole24Ore
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