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Dopo l'annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi lo scenario tecnico tende a peggiorare visibilmente sul mercato azionario, anche se dal punto di vista squisitamente tecnico nulla è cambiato. L'indice Ftse MIB rimane infatti intrappolato in una fascia di valori compresa tra il supporto a 15000 punti e la resistenza statica a 16000. Il supporto dinamico rialzista di breve passa oggi a quota 15080 punti, e l'area di sostegno statico può essere collocata tra 14900 e 15000 punti. Il trend rialzista non è ancora compromesso e solo la discesa sotto 14900 potrebbe imprimere un avvitamento alle quotazioni, con spazio di ridimensionamento fino all'area 14400, poi 14000 punti. Considerata la particolare situazione economico-politica, non solo a livello italiano ma anche internazionale, sembra che per il momento l'equity italiano non riesca a trovare la spinta necessaria per superare stabilmente l'area 16000 e tantomeno per invertire il trend negativo di fondo. Difficile prendere una posizione anche perchè le considerazioni di analisi tecnica pura potrebbero valere fino ad un certo punto, almeno finchè lo scenario non si sarà normalizzato. In ogni caso confermiamo quanto detto nelle precedenti analisi: positività solo sopra 16500 punti, con primo segnale d'inversione del trend negativo, mentre la discesa sotto 14900 sarebbe da interpretare come primo segnale di continuazione di quello stesso trend, con primi target sopra citati.
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