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Banca Intesa ha raggiunto un picco di minimo relativo lo scorso 13 settembre quando ha battuto circa 85 centesimi di euro per azione (realizzato 0,853), livelli che non si vedevano dal marzo del 1997. I prezzi hanno ricominciato a salire per tutto il corso del mese successivo e nella giornata di oggi hanno raggiunto un nuovo massimo relativo a 1,438. Osservando il grafico del 2011 possiamo rilevare la resistenza statica discendente che parte dal massimo di febbraio e che transita proprio attorno a 1,44 in questi giorni. L'area 1,42 rappresenta inoltre una forte resistenza statica che aveva già contenuto i tentativi di rialzo a metà ottobre. Lo scenario di medio e lungo termine è dunque ancora negativo, e solo il superamento confermato di 1,42/44 fornirebbe il primo segnale d'inversione rialzista per un orizzonte temporale più ampio, che avrebbe come primo target l'area 1,65. I prezzi potrebbero aver bisogno di effettuare un ulteriore consolidamento attorno a 1,35 prima del movimento decisivo. Nel breve termine il supporto dinamico rialzista risulta abbastanza chiaro, e verrebbe compromesso definitivamente solo con il ritorno delle quotazioni sotto l'area 1,20 euro. In questo caso il trend negativo in essere da febbraio andrebbe a prevalere sul tentativo d'inversione e farebbe scivolare nuovamente le quotazioni verso 1,09 e poi 1,00 euro.
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