venerdì 7 ottobre 2011

Dove può arrivare il recupero del Ftse MIB. Obiettivo 17000 punti.

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Alla fine il tanto sospirato breakout dei 15000 punti è arrivato, ovviamente non senza incertezze, e comunque a fatica. Il movimento messo a segno ieri è piuttosto importante poichè ha consentito all'indice italiano di uscire dal canale ribassista di breve termine, e di tornare sopra l'area dei 15000 punti dopo poco più di un mese. Non solo. E' stata interrotta anche la parabolica evolvente di medio periodo con orientamento ribassista che aveva depresso le quotazioni a partire dallo scorso febbraio. La risalita sopra 15000 ha inoltre completato il doppio minimo effettuato attorno ai 13150 punti nelle sedute del 13 e del 23 settembre (realizzati 13192 e 13115), la cui valenza è rafforzata notevolmente dalla doppia dragonfly doji line. Osservando gli oscillatori leading possiamo notare delle nette divergenze positive che persistono da circa due mesi, in particolare quelle sull'Rsi 14 e sul MACD. Gli elementi per un'inversione di tendenza ci sono tutti, e non solo per un semplice rimbalzo tecnico, ma anche in un orizzonte temporale di medio termine. La tendenza ribassista di primavera, accentuatasi nel corso dell'estate, dovrebbe dunque essere giunta con buona probabilità al termine. Il primo ostacolo/obiettivo che il mercato dovrebbe incontrare è posto nell'area 16000/16200 punti, livello oltre il quale ci sarebbe spazio per arrivare alla verifica della trendline ribassista che trae origine dal massimo relativo di maggio, e che nelle prossime due/tre settimane transiterà nell'area 16800/17000 punti. Prima di arrivare su questi livelli ci attendiamo (dopo il test dei 16000) un veloce riaggiustamento e consolidamento che potrebbe estendersi fino a 15200, a ridosso del supporto rialzista di breve ancora da verificare. Questa eventuale correzione consentirebbe di scaricare l'ipercomprato sugli oscillatori più veloci, e attirerebbe quei compratori che sono rimasti scettici di fronte alla correzione sui 14000 punti che ci siamo lasciati alle spalle nelle scorse sedute. IL target è dunque ipotizzabile in area 16800/17000 punti per le prossime due/tre settimane. Solamente il ritorno sotto 14800 punti riporterebbe qualche perplessità sulla bontà del segnale d'inversione fornito in queste ultime settimane, tuttavia non si potrebbe esprimere negatività almeno finchè il mercato si manterrà sopra la soglia dei 14000 punti. Sotto quest'ultimo livello si rivedrebbero i minimi di settembre per una terza verifica.

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