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I movimenti sull'indice Ftse MIB delle ultime tre settimane non lasciano spazio ad alcun dubbio: se l'analisi tecnica conta ancora qualcosa il mercato azionario italiano ha realizzato un doppio minimo nell'area 13150 punti (minimi realizzati il 13 e il 23 settembre rispettivamente a 13182 e 13115 punti). Il segnale è stato rafforzato dall'engulfing bullish con il netto rialzo di ieri, che segue un doppio dragonfly doji. Anche se oggi il mercato sembra più attendista e va a configurare una small doji di incertezza, le premesse per un'inversione di tendenza ci sono tutte, considerando anche le divergenze positive sugli oscillatori leading che stanno accompagnando il movimento. Tuttavia il Ftse MIB non è ancora uscito dal canale ribassista che abbiamo individuato nel breve termine, ma ha sicuramente attenuato la forte tendenza negativa in atto dal 22 luglio scorso stabilizzandosi attorno ai 14000 punti. Il primo ostacolo da affrontare è situato nella fascia di valori compresa tra 14580 punti (parte alta del canale) e 15000, livello oltre il quale verrebbe completato il doppio minimo di cui si è detto sopra. La prima proiezione al rialzo si individua nell'area dei 16000 punti, ma la reazione potrebbe estendersi nelle prossime settimane fino a quota 17400/600 punti, che è il vero spartiacque per il ritorno di una tendenza positiva nel medio termine. La permanenza sotto l'area 14580 potrebbe rendere necessario un riaggiustamento fino a 13800 punti prima del definitivo breakout dei 15000. Negatività solo in caso di cedimento dei 13400 punti, e in questo caso si potrebbe assistere a nuovi minimi di periodo con estensione massimale nell'area 12600.
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