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La debacle del listino italiano nelle recenti sedute ha coinvolto praticamente quasi tutti i tioli, in particolar modo quelli del settore bancario. Nei momenti di panico (indotto) si vende di tutto, compresi quei titoli che avrebbero più di una ragione per non essere coinvolti nel massacro in maniera indiscriminata. E' il caso di Mediolanum, che ha perso più del 30% della sua capitalizzazione di borsa nell'arco di tre mesi, passando da 4,00 euro circa al minimo intraday di martedì (2,68 euro). Il titolo aveva effettuato la più classica delle bull trap proprio nella prima settimana di aprile, violando al rialzo la resistenza statica e psicologica dei 4,00 euro con un incremento significativo dei volumi. La successiva discesa sotto 3,75 nella seconda metà di maggio ha provocato un forte trend ribassista interrotto tra il 29 e il 30 giugno. I prezzi non sono stati in grado di superare 3,25 euro, e hanno effettuato una nuova e repentina correzione a 2,68, nel panic selling di questa settimana. Notiamo la formazione di un piercing pattern con forte incremento dei volumi nelle ultime due sedute. Sotto i 3,00 euro Mediolanum non può che essere acquistata con primo obiettivo a 3,25, e successivo a 3,50. Lo scenario si farebbe pericoloso solo se i prezzi dovessero scendere nuovamente sotto 2,90 euro. In questo caso il target per un riaccumulo è fissato a 2,50.
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