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L'indice Ftse MIB resta in netto ritardo rispetto ai principali benchmark mondiali, e oscilla dall'inizio dell'anno attorno all'area 21650 in un range di circa 3300 punti (20000 - 23273). Lo scenario di fondo rimane neutro e solo moderatamente rialzista, a causa del comparto bancario che con le sue incertezze continua a fare da zavorra all'equity italiano. Tuttavia l'indice si dimostra particolarmente sensibile agli acquisti nell'area dei 21000 punti, e il doppio minimo crescente a ridosso della media mobile a 200 giorni lo dimostra. Tale perequazione transita attualmente a 21130 punti. Il rimbalzo che si è verificato nelle scorse sedute oggi prende corpo e riporta i corsi sopra l'area 21650.
La linea di tendenza crescente (in verde sul grafico) che avevamo già proposto in altre analisi, costituisce il baricentro del movimento del mercato azionario italiano a partire dal maggio dello scorso anno. E' probabile che l'indice vada a riaggiustarsi ancora una volta a ridosso di questa sorta di interpolazione, in zona 22700 nelle prossime settimane, ma prima si renderà necessario un consolidamento del rimbalzo tra 21650 e 22000 punti. La trendline dinamica ribassista di breve determinerà una prima resistenza in zona 22250 punti, che rappresenta assieme ai 22500 punti una soglia critica oltre la quale potrebbe determinarsi un allungo fino a 23270. La permanenza sotto 22000, con eventuali ulteriori oscillazioni attorno a 21650, lascerebbe pensare ad una fase laterale di breve prima del decisivo breakout. Negatività solo in caso di discesa sotto la fascia 20900/21000, e in questo caso il tempo volgerebbe al brutto con possibilità di storno fino a 20000.
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