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Dopo la rottura ribassista della fascia di supporto statico che avevamo indicato tra 1,75 e 1,80, Unicredit ha testato l'area di supporto in prossimità di 1,67 e ha messo a segno un rimbalzo tecnico nelle ultime tre sedute. Oggi il titolo sale a ridosso dell'area 1,80 (massimo intraday realizzato a 1,795), livello dal quale transita la resistenza dinamica discendente che parte dal massimo relativo del 18 febbraio. Questo livello rappresenta dunque un ostacolo importante nel breve periodo, e le vendite potrebbero riprendere in caso di permanenza sotto di esso. Da notare la flessione marcata dei volumi che ha caratterizzato il rimbalzo delle ultime giornate, che rende ancora più probabile una nuova flessione a 1,67, al di sotto del quale troveremo 1,60 come successivo supporto. Al contrario, sopra 1,80 con incremento di volumi importante si avrebbe un segnale di forza che andrebbe ad interrompere la fase correttiva in atto aprendo spazio per un recupero più corposo fino a 1,89 euro. Operativamente si possono aprire posizioni short sul titolo con primo obiettivo a 1,67, poi 1,60, tentando eventualmente uno stop loss secco & reverse sopra 1,80, con obiettivi 1,89 e 1,95 euro.
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