martedì 8 marzo 2011

Sul mercato americano aumenta il nervosismo. Trigger ribassista tra 1295 e 1300 punti.

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Riprendiamo il grafico giornaliero dell'indice S&P 500 anticipando subito che lo scenario tecnico non è sostanzialmente mutato rispetto alle ultime analisi. Ciò che vale la pena rilevare è l'ampiezza delle candele nelle ultime dieci sedute: bisogna risalire all'estate dello scorso anno per ritrovare una sequela di candele che presentano dei cambi di fronte così ampi e repentini. E' evidente che il nervosismo sta aumentando. Abbiamo inserito l'indicatore Directional Movement che evidenzia, per la prima volta dallo scorso novembre, un bearish cross. Il  movimento dovrà essere comunque confermato dalla discesa dell'indice sotto l'area 1295/1300, dove transiterà nei prossimi giorni anche la media mobile a 55 sedute. Nel brevissimo il mercato ha incontrato per tre volte, nello spazio di quattro sedute, una resistenza a nuovi tentativi di rialzo a quota 1332 punti. Il ribasso della seduta di ieri ha riportato l'S&P 500 appena sotto la base del canale rialzista di medio termine che guida il rialzo dall'estate del 2010, e a contatto con la parabolica evolvente ipotizzata (in giallo) che passa attualmente appena sopra i 1300 punti. Importante anche la risalita del VIX, che è passato dal 16% al 22% stabilizzandosi nelle ultime sedute attorno al 20%. Facciamo dunque molta attenzione alla rottura ribassista dell'area 1295/1300, che avrebbe come immediato obiettivo i 1275 punti. La correzione potrebbe successivamente estendersi fino a 1230. Segnali positivi solo in caso di tenuta di 1300 e successivo superamento di 1332, che riporterebbe il mercato sui precedenti massimi relativi a 1344 e lascerebbe pensare ad una probabile continuazione dell'attuale trend fino a 1400 punti.

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