venerdì 22 ottobre 2010

L'Eurostoxx 50 punta ai massimi dell'anno


Le reazioni positive dei mercati azionari all'insegna del “tanto peggio, tanto meglio” non finiscono di sorprenderci neanche in questo inizio d'autunno. In ottobre l'indice sulle aspettative dell'economia tedesca (ZEW) ha registrato un notevole peggioramento, passando dal -4,3 di settembre ad un -7,2, e attestandosi ai minimi dal gennaio 2009. Sul fronte americano le cose non sono andate meglio: il Beige Book ha confermato una debole crescita dell'economia a stelle e strisce, mentre il Superindice e il Philadephia FED sono stati deludenti. Era lecito attendersi una reazione negativa da parte dei listini azionari, almeno nell'area Euro, ma così non è stato. Anzi. Sembra che l'equity strizzi l'occhio al sempre più probabile quantitative easing “atto secondo” da parte di Fed e Bank of England, previsto per il mese di novembre. E così nella seconda parte dell'ottava l'Eurostoxx 50 ha superato con forza l'ostacolo dei 2850 punti, fornendo un importante segnale tecnico. Facendo un'analisi comparata, si può addirittura osservare che il paniere europeo è in sensibile ritardo rispetto al recupero dei principali benchmark mondiali: il Dow Jones si è già portato a ridosso dei top dell'anno a 11200 punti; il Footsie 100 è ad un passo da essi a quota 5790; il Dax li ha abbondantemente superati già dalla scorsa settimana. L'Eurostoxx 50 ha completato al rialzo una configurazione triangolare simmetrica di medio termine, che aveva tenuto i corsi intrappolati attorno all'area 2700 per circa sei mesi. Il breakout dei 2850 punti, se dovesse trovare conferma nelle prossime sedute, aprirebbe la strada verso i massimi dell'anno anche per questo indice. Tale movimento ha decretato il ritorno stabile sopra la media mobile a 200 giorni, che non si verificava dallo scorso aprile. L'obiettivo è dunque fissato a quota 3030 (intermedio 2960), con possibilità di pullback tecnico di verifica a 2850 dopo il test del target intermedio. L'eventuale breakout di 3030 aprirebbe uno scenario decisamente positivo da qui a fine anno, con ambizioso target in zona 3450, ma è ancora presto per esprimersi in questo senso. Tra gli indicatori rileviamo il MACD, che si è mantenuto in territorio positivo ed ha effettuato un bullish crossover, mentre lo stocastico lento evidenzia una situazione di ipercomprato. Importante anche il cedimento del VIX, che è sceso dal 28% di inizio ottobre all'attuale 21% circa, riallineandosi quasi perfettamente con la volatilità a 90 giorni. Il livello da monitorare verso il basso è fissato a 2760 punti.

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