Da un lancio di Bloomberg: I leader Repubblicani hanno presentato la
proposta di innalzare il tetto del debito in modo temporaneo, per sei
settimane. Questa mossa dovrebbe ridurre il rischio di un default degli
USA, a una settimana dalla scadenza del 17 ottobre (data in cui le
risorse federali si esauriranno).
La proposta non porrà fine allo shutdown parziale del governo, dato che i Repubblicani cercano di riportare il dibattito ai problemi legati alla spesa pubblica. Tutto questo è ancora ipotetico, tuttavia sembra ragionevole
presumere che i negativi dati dei sondaggi (per i repubblicani), così
come l’allarme lanciato sia dalla comunità finanziaria in generale sia
da finanzieri rispettati come Warren Buffet, hanno convinto i
Repubblicani che la politica del rischio calcolato potrebbe rivelarsi un
autogol se portata oltre un certo limite. E questo limite, che credo
sia strettamente collegato all’ipotesi di un default, potrebbe essere
già stato oltrepassato.
Se confermato, l’accordo potrebbe suggerire che, a prescindere dai
contrasti tra i partiti (le cose non dovrebbero essere cambiate in
proposito) non ci sarà un default. Di conseguenza... (continua a leggere su Finanza Operativa)
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