lunedì 14 ottobre 2013

XTraderNet - Report Operativo n°14 del 7 ottobre 2013.

Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della scorsa settimana, il n°14 inviato  lunedì 7 ottobre 2013 a tutti i nostri iscritti.

Coloro che volessero ricevere il nuovo Report Operativo n°15 uscito oggi 14 ottobre 2013 direttamente nella propria mail possono fare richiesta scrivendo a: piersolda@libero.it



Report Operativo n°14 del 7 Ottobre 2013
La brusca correzione del Ftse Mib ha consentito di verificare la bontà del trend positivo. Con il perfetto test e la tenuta dei 17200 punti, che ha portato al successivo breakout dei 18100, il principale paniere azionario italiano rimane orientato in senso positivo e adesso può crescere ancora fino a 18850/900 punti.
 



La forte correzione con apertura in gap down, alla quale abbiamo assistito all’inizio della scorsa settimana, è da attribuire senza dubbio a fattori esogeni inerenti la possibile crisi di Governo. Quello che ci interessa maggiormente, tuttavia, è il fatto che il repentino ritracciamento ha fornito l’occasione per effettuare il test del trend positivo in essere dallo scorso 24 giugno. Ci attendevamo un’escursione ribassista massima fino a 17200 punti (base del trend stesso), livello che avevamo indicato come possibile spartiacque per il ritorno di una view più neutra nel breve/medio termine. Tale supporto dinamico, non solo è stato in grado di attirare nuovi acquirenti, ma ha consentito all’indice Ftse Mib di effettuare anche una rapida risalita che lo ha portato al decisivo breakout dell’area di resistenza collocata nella fascia 18000/18100 punti. La chiusura di venerdì è stata molto significativa poiché era dal luglio del 2011 che i valori dell’indice Ftse Mib non riuscivano ad assestarsi sopra quota 18000 su base weekly. A questo punto possiamo individuare due obiettivi: il primo, per il breve orizzonte temporale, che collochiamo a quota 18850/900 punti, realizzabile già da questa settimana; il secondo, che poniamo tra 20300 e 20800 punti sul grafico settimanale, potrebbe invece essere raggiunto in un arco di tempo un po’ più ampio, e cioè nei prossimi due mesi. Solo in caso di arretramento dei valori sotto quota 18100 avremo una nuova escursione ribassista fino a 17600 punti.


Situazione Portafoglio

Peccato aver realizzato la scorsa settimana la posizione su Generali che dopo essere scesa con precisione fino al supporto dinamico primario a 14,57 ha ripreso a salire con forza superando i 15,35 e dirigendosi verso il nostro secondo obiettivo a 15,70. Ci dobbiamo accontentare di un +4,7% invece di un +10% abbondante. Ma il titolo rimane da seguire attentamente, come vedremo dopo. A2A ci ha costretto a realizzare in take profit a quota 0,72 con l’apertura in pesante gap down ad inizio settimana. La beffa è stato il successivo movimento di breakout di 0,76, che ha fatto schizzare il prezzo del titolo fin sopra 0,81 euro in sole quattro sedute. Usciamo comunque con un ottimo +14,1% lordo, quindi non possiamo certo lamentarci per la parte di “mancato guadagno”. Banco popolare ci ha beffato in maniera analoga scendendo sotto 1,12 e riprendendo poi con estrema forza e accelerazione il movimento ascendente, e risalendo fino a 1,28 euro. In questo caso usciamo però con uno stop loss e manchiamo un forte guadagno dopo averla vista salire fin sopra 1,21 euro. Questo è un errore grave che non si dovrebbe commettere:  lasciare che un guadagno potenziale consistente si trasformi in una perdita. Del resto il gap down di inizio settimana ci ha colto di sorpresa ed era imprevedibile. Terna ci ha consentito di uscire in maniera più “comoda” evitando il loss sotto il livello di 3,33 euro, con un lieve gain lordo dello 0,7%. Anche in questo caso le quotazioni sono poi risalite andando ad effettuare il breakout della resistenza a quota 3,39 euro. Ottima invece Telecom che non solo non ha fatto scherzi in gap down, ma si è mossa addirittura in netta controtendenza salendo fino al nostro secondo obiettivo posto a quota 0,67 euro (realizzato 0,669). L’uscita corretta in take profit era da effettuare con il ritorno delle quotazioni sotto 0,65 considerando realizzato il secondo target. Entrata in portafoglio STMicroel. che è scesa nell’area 6,70 offrendoci occasione di acquisto come da ultimo Report. L’obiettivo che ci poniamo su questa posizione è 7,14 euro, con intermedio a 6,95, e secondo target a 7,60 euro. Stop loss da fissare sotto 6,60 euro.





Titoli sotto la lente

La view di breve periodo è decisamente migliorata e il trend positivo di si è ulteriormente rafforzato. Quindi sono sempre da preferire le posizioni lunghe da aprire o mantenere almeno fino al raggiungimento dell’obiettivo posto a quota 18850/900 punti di Ftse Mib.

Generali ha effettuato un preciso test del supporto dinamico rialzista primario ed è risalita fino ad un soffio dai 15,70 euro. Facciamo attenzione al breakout di questo livello che potrebbe aprire nuovi spazi di rialzo per il titolo che potrebbero estendersi fino a quota 17,00 euro. Si acquisterà sul breakout di 15,70, oppure ancora meglio in caso di ritorno in zona 15,35/40 euro, con primo obiettivo a 16,40 e secondo a 17,10 euro. Negativa solo sotto 14,60 euro.
A2A ha realizzato un forte breakout accelerando il movimento ascendente dei prezzi, che adesso potrebbero salire fino a 0,86. Nell’area 0,85/86 transita la parte superiore del trend ascendente in atto da marzo 2013. Su test di quei valori si potrebbe dunque tentare lo short del titolo per cogliere un eventuale ritracciamento in pullback fino a 0,76 euro, però con estrema cautela e stop stretto, poiché il trend di fondo è, e resta, decisamente positivo.
Banco popolare resta un altro titolo interessante da seguire e in caso di correzione veloce fino a 1,21/22 euro potrebbe fornire una nuova occasione di acquisto. Interessante anche sopra 1,36 livello oltre il quale i prezzi potrebbero strappare velocemente fino a 1,60/67 euro per azione. Molta cautela anche in questo caso poiché la volatilità su questo titolo sta aumentando considerevolmente.
FIAT non ci ha dato occasione di entrata poiché ha ritracciato ma non fino a 5,70. I prezzi sono poi risaliti a ridosso della resistenza statica collocata a quota 6,25/30. Attenzione al breakout di 6,30 che aprirebbe lo spazio fino a 6,50 e poi 6,70 euro facendo scattare il segnale di acquisto.
Intesa Sanpaolo è rimasta un po’ meno correlata al resto del mercato, e ha incontrato una forte area di resistenza a quota 1,72 euro. Sopra tale livello, a 1,77 euro, passa la parte superiore del trend primario rialzista che potrebbe ostacolare ulteriori tentativi di allungo del prezzo. Tuttavia la long white su base weekly con volumi in aumento lascia pensare ad un possibile target collocato tra 1,87 e 1,92 euro. Sopra 1,72 si potrebbe dunque tentare l’acquisto puntando su un’accelerazione dei prezzi.

E’ tutto anche per questa settimana.
©dott. Pier Paolo Soldaini – ®XTraderNet - Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento