martedì 13 dicembre 2011

Banche ancora nella bufera, ma con spazi di discesa ridotti



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(Analisi e grafico pubblicati sul settimanale Borsa & FInanza di sabato 10 dicembre).

Quando si nomina il settore dei titoli bancari non si può fare a meno di suscitare subito nel proprio interlocutore una forte percezione del rischio. Tale comparto resta infatti nell’occhio del ciclone della crisi, e tra ricapitalizzazioni, stress test e spauracchi di fallimento, non riesce ad affrancarsi dai minimi di periodo. L’indice DJ Eurostoxx600 Banks ha fallito il primo tentativo d’inversione tra ottobre e novembre, poiché non è riuscito a portarsi stabilmente sopra l’area di resistenza statica collocata a 115 punti. La forte discesa di novembre ha ricondotto inesorabilmente i bancari sui minimi del marzo 2009, nei pressi di quota 85 (min. realizzato 85,75), livello che si è subito dimostrato sensibile agli acquisti. La reazione è stata immediata, e nell’arco di un paio di settimane le banche europee hanno recuperato circa il 25% della propria capitalizzazione di borsa, con l’indice che è risalito sopra quota 100. La volatilità di breve periodo resta dunque piuttosto elevata, ma dal punto di vista grafico il settore sta realizzando uno swing tra 85 e 115 che potrebbe segnalare l’esaurimento delle spinte ribassiste. Non si possono escludere nuove ondate di vendite con probabili ritracciamenti a 95 e 85 punti, anche se a questi livelli i margini di ribasso appaiono piuttosto risicati. Sopra 115 l’indice bancario potrebbe intercettare la trendline ribassista di medio periodo in zona 125, oltre la quale arriverebbe il primo segnale d’inversione con target successivi 135 e 150. Negatività solo sotto 85.

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