Il grafico di lungo periodo del titolo Unicredit parla da solo: il prezzo è tornato a ridosso dell'area 2,20 euro, già interessata per due volte nel corso del 2012. Questo livello separa Unicredit da nuovi minimi storici, quindi l'arretramento sotto 2,20 sarebbe decisamente pericoloso, nonostante la perdita della capitalizzazione di borsa sia pari al -67% in poco più di un anno. Tuttavia la tenuta dei 2,20 andrebbe a favorire il classico rimbalzo tecnico prima di una nuova discesa, rimbalzo che potrebbe estendersi fino a 2,50 euro e poi fino al test del precedente supporto statico a 2,75 euro, area dalla quale transiterà nelle prossime seduta anche la resistenza dinamica ribassista che guida il trend negativo di medio periodo intrapreso dal titolo a partire dall'autunno del 2015. Nel report operativo n°145 di ieri, lunedì 13 giugno, si suggeriva di tenere monitorato il titolo Unicredit per un possibile bottom fishing in area 2,20/23 euro, con stop loss 2,17 euro e obiettivi 2,75 e poi 3,15 euro. Oggi è scattato il segnale di acquisto anticipato sui 2,23 euro, con minimi intraday proprio a 2,20 euro, e per il momento il titolo tenta di rimbalzare oltre i 2,30 euro con un massimo intraday segnato a 2,33 euro. Il profitto lordo è arrivato a +4,5% (al prezzo di 2,33 euro) e a questo punto andiamo a stringere lo stop loss sotto 2,20 euro per ridurre il rischio su questa operazione. Manteniamo con primo obiettivo a 2,50 euro, al raggiungimento del quale potremmo anche decidere di chiudere la posizione considerando che il profitto potenziale su questo prezzo sarebbe oltre il +12%. Seguiamo sempre con la massima attenzione poichè la volatilità intraday rimane molto elevata.
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