Generali ha configurato un rising wedge di medio periodo tra settembre e dicembre 2015, preludio al successivo ribasso che ha portato il prezzo del titolo dai 18,00 euro al minimo relativo di 10,90 euro segnato lo scorso febbraio. La reazione dopo il fortissimo ipervenduto è arrivata con un primo rimbalzo e riaggiustamento del prezzo attorno a 11,50 euro, e la formazione di una resistenza statica a 12,25 euro nella seconda metà di febbraio. Questo movimento ha contribuito alla configurazione di un bottom reversal triangle, che è stato completato con il breakout dei 12,25 euro in gap up nella seduta del 26 febbraio. Il rialzo ha interrotto anche la fase negativa piuttosto accentuata che proseguiva dall'inizio del 2016, e il prezzo ha formato una serie di minimi relativi crescenti di brevissimo periodo, che vanno a delineare un supporto dinamico passante attualmente trai 12,70 e i 12,80 euro. Nel report operativo n°130 di lunedì scorso si suggeriva di monitorare il titolo Generali per acquistare sulla debolezza a ridosso di 12,25/30 euro, oppure sulla forza in caso di breakout di 12,81 euro con stop loss, in questo secondo caso, a quota 12,45 e obiettivi 13,30 e 13,85 euro. Il segnale di acquisto è scattato nella stessa seduta di lunedì e il prezzo è salito dopo qualche incertezza sopra 13,00 euro portandosi verso un massimo relativo di 13,23 euro, segnato oggi. Manteniamo la posizione con tranquillità, considerando che il profitto lordo è in questo momento a +2,65% (al prezzo di 13,16 euro), e alziamo lo stop da 12,45 a 12,70 euro puntando sempre ai target 13,30 e 13,85 euro.
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