Banca pop. Emilia-Romagna ha oscillato per gran parte del 2015 attorno ai 7,50 euro, in un range compreso tra 6,95 e 8,65 euro per azione, e a dicembre scorso ha cominciato ad indebolirsi segnando un minimo a 6,455 euro. Il trend discendente ha accusato una forte accelerazione dall'inizio del 2016, e i valori si sono ridimensionati fino al minimo di 3,67 euro dello scorso 11 febbraio. La successiva reazione ha riportato il titolo sui 5,20 euro, che costituisce attualmente il principale livello di resistenza statica, e nella seduta del 2 marzo la trendline ribassista di breve periodo è stata superata con un gap up. Il successivo arretramento, culminato con il minimo relativo di ieri a quota 4,508 euro, rappresenta un classico pullback tecnico di verifica che ha fornito per il momento esito positivo. Il prezzo del titolo è intrappolato nel range 4,50/5,20 euro e il breakout di 5,20 fornirebbe il segnale di conferma dell'inversione di tendenza. Nel report operativo n°131 di lunedì 7 marzo si suggeriva di monitorare Banca pop. Emilia-Romagna e di attendere un test dell'area 4,50/55 per intervenire in acquisto con stop loss 4,29 euro e obiettivo 5,20 euro. Il segnale di acquisto è entrato nella seduta di ieri e attualmente ci troviamo in profitto lordo del +4,15% (al prezzo di 4,70 euro). Manteniamo la posizione con target intermedio a 4,90 euro e obiettivo 5,20, con stop da alzare a questo punto a pareggio sotto 4,50 stesso, in modo tale da non rischiare più nulla su questa operazione.
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