Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della
scorsa settimana, il n°34 inviato lunedì 3 marzo 2014 a tutti i nostri iscritti.
Coloro che volessero ricevere il nuovo Report Operativo n°35 uscito oggi 10 marzo 2014 direttamente nella propria mail possono fare richiesta scrivendo a: piersolda@libero.it
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Report Operativo n°34 del 3 Marzo
2014
Nelle ultime due settimane l’indice Ftse Mib ha consolidato attorno a 20300
punti, e sembra aver esaurito la spinta al rialzo di breve periodo. La brutta
apertura di questa settimana, in gap down sotto i 20000 punti, unitamente alle
divergenze negative, lascia pensare ad un probabile arretramento fino a
19100/19500 punti.
Questa settimana
prendiamo nuovamente in esame il grafico weekly
dell’indice Ftse Mib, sul quale è possibile osservare come la curva del paniere
azionario italiano sia arrivata in prossimità della parte superiore del trend primario rialzista iniziato
nell’estate del 2012. La soglia compresa
tra 20500 e 21000 punti rappresenta un ostacolo importante, ed è probabile che
l’indice italiano abbia bisogno di effettuare una correzione significativa
prima di poterla affrontare con esiti positivi. L’apertura di questa
settimana, in gap down sotto quota
20000 (recuperata successivamente) fornisce un primo segnale in questo senso,
che andrà confermato con la chiusura di seduta sotto 20170 punti. In questo
caso i valori potrebbero arretrare in una fascia compresa tra 19100 e 19500
punti prima di ritrovare il denaro. Sotto
19000 la situazione tecnica di breve periodo andrebbe a peggiorare
notevolmente, mentre quella di medio termine diventerebbe neutra (interruzione
del trend secondario iniziato a
giugno 2013). Rimane valida la configurazione di testa e spalle composto
rovesciato, individuata già da qualche settimana, che non ha ancora realizzato
pienamente i propri effetti (le proiezioni della figura indicano quota 23000
come obiettivo di medio periodo). La
tenuta di 19500/100, seguita da un movimento laterale e dal successivo breakout di 20500 punti, contribuirebbe
a fornire un nuovo segnale di continuazione del trend primario, con possibile accelerazione rialzista fino a
23000 punti. L’inversione negativa è attesa invece sotto i 18000 punti, un
livello che per il momento resta saldamente alle spalle.
Situazione
Portafoglio
A2A ha effettuato il breakout della resistenza statica a
0,918 che avevamo fissato nel precedente report come trigger per un possibile
acquisto del titolo. Significativo l’aumento di volumi sulla rottura rialzista.
Siamo già in gain del 2,4% e il primo obiettivo è da collocare a 0,97 euro, poi
1,04. Lo stop loss invece è da posizionare sotto quota 0,90, e nel corso della
settimana vedremo come riadeguarlo. Male invece il tentativo di acquisto su Buzzi Unicem che dopo il
breakout di 14,80 euro ha raggiunto rapidamente i 15,20 euro (parte alta del
trend primario) ma non ha accelerato verso i 15,90, come ci attendevamo, e ha
cominciato a ritracciare pesantemente da stamani dopo l’apertura in gap down.
Personalmente sono uscito sotto 14,50 per contenere lo stop loss nell’intorno
del 2,5%, anche se era più corretto anticipare l’uscita a pareggio, sotto 14,80
stesso, considerando che il titolo era già in gain del +2,5% lordo in chiusura
di settimana. Acquisto scattato anche su Luxottica,
con il prezzo che ha superato i 40 euro ma è tornato rapidamente indietro, con
la volatilità che nell’intraday rimane piuttosto elevata. Rimaniamo posizionati
sul titolo con obiettivo primo a 42,70/43,00 euro e stop loss a 38,80 euro.
Posizioni SHORT
ENI era già stata
chiusa in stop loss la settimana scorsa sulla rottura della trendline
ribassista di medio periodo a 17,32, ma coloro che l’hanno mantenuta con lo
stop loss iniziale largo (a 17,65 euro) possono continuare a farlo dato che il
titolo non si è avvicinato a questo livello. Sarebbe opportuno riadeguare lo
stop loss a 17,50, livello che durante la settimana scorsa ha contenuto le
spinte rialziste. Gli obiettivi rimangono a 16,80 e 16,20 euro. Banca Intesa è rimasta sotto il
livello di stop loss posizionato a 2,25 euro, ma sembra non voler cedere i 2,20
in chiusura di seduta. Per tutta la settimana il titolo è rimasto all’interno
di una flag che diventerebbe bullish con il breakout di 2,25 accompagnato da
volumi. Manteniamo con questo stop e target sempre a 2,09 e poi 2,00 euro. Per
coloro che avevano venduto allo scoperto STM
è scattato il trailing profit con il ritorno sopra 6,10 euro (come da
precedente report) con un lieve gain lordo del +2,3% circa. IL titolo ha
peraltro fornito un forte segnale long nella giornata di mercoledì, come
vedremo dopo. Scattato lo short anche su FIAT,
che ha raggiunto l’area di resistenza a quota 7,70/75 facendo entrare il
segnale. Il prezzo non si è neanche avvicinato alla soglia di stop loss posta a
7,90 euro e ha cominciato ad indebolirsi tornando verso 7,50. Significativa
l’apertura di questa settimana in gap down sotto questo livello (in sintonia
con l’indice), che se dovesse essere confermata aprirebbe lo spazio per i
nostri obiettivi a 7,00/05 (intermedio 7,33) e poi 6,55/70 (quest’ultimo
decisamente prematuro). Stop loss da posizionare a questo punto a pareggio
sopra 7,77 euro.
Titoli sotto la
lente
STM ha effettuato un importante breakout della resistenza a 6,30
euro con una long marubozu white accompagnata da un forte incremento di volumi e
ha raggiunto i 6,60 euro cominciando poi a ritracciare. L’apertura di settimana
in gap down con il ritorno sotto 6,40 lascia pensare ad una probabile
correzione in pullback nell’area 6,30/35. Stop lossa da posizionare sotto 6,20
euro (base della marubozu).
Mediaset sta effettuando il movimento di correzione che ci
attendevamo e tocca stamani i 4,00 euro con estrema precisione. La long black
del 20 febbraio con volumi importanti, seguita da una serie di small candle
tutte contenute nella precedente black candle (e con volumi in contrazione) non
mi convince per il momento ad entrare. In rottura ribassista dei 3,95 si
potrebbe addirittura pensare ad uno short del titolo che in questo caso
potrebbe cadere fino a 3,57/60 euro e poi 3,40. Osserviamo come si comporta
nella fascia 3,95/4,00 euro, che per adesso sostiene le quotazioni.
Generali sta effettuando un brutto movimento, in particolar
modo sul time frame weekly, e la rottura ribassista di 15,75 euro potrebbe
fornire un primo segnale d’inversione del trend primario positivo. Conferme in
questo senso arrivano dalle divergenze negative su alcuni oscillatori. Sotto
15,75 si può provare lo short del titolo con obiettivi 15,40 e 14,95/15,00 euro
e stop loss da posizionare a 16,00 euro.
Telecom ha trovato una forte resistenza statica a 0,88 euro
ed è arretrata con forza e volumi a partire da mercoledì scorso. Il prezzo si
sta riavvicinando alla parte inferiore di un rettangolo di breve periodo
compreso tra il supporto a 0,785/79 e l’area 0,88. Nell’area di supporto si può
tentare l’acquisto del titolo per cogliere il rimbalzo tecnico verso la parte
superiore della configurazione, applicando lo stop loss a 0,76 euro.
Anche per questa
settimana è tutto.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet - Riproduzione
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