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L'indice Ftse Mib, nei primi giorni di aprile, ha testato più volte l'area compresa tra i 15100 e i 15250 punti, un livello di supporto statico importante al di sotto del quale i valori del paniere azionario italiano non scendono dallo scorso novembre 2012. La tenuta di quest'area ha determinato un balzo in avanti tra il 9 e l'11 aprile, che ha riportato i corsi fino a 16000 punti (16048 max. realizzato). Su questo livello sono tornate però le vendite e l'azionario italiano è scivolato nuovamente, rimangiandosi tutto il terreno guadagnato, tornando molto vicino alla fascia di supporto evidenziata (min. realizzato 15329). Oggi il mercato tenta di ripartire segnando un rialzo del 1,5% a quota 15700, e sembra che ci siano tutti i presupposti perchè le quotazioni risalgano sopra 16000 punti. Unendo tutti i massimi e minimi realtivi, a partire dal 30 gennaio scorso, con le paraboliche evolventi si ottiene un modello rialzista di breve periodo che potrebbe estendersi nel medio termine. Il segnale di conferma arriverebbe con il superamento della soglia di resistenza statica collocata a quota 16200 punti, livello che ha contenuto tutti i tentativi di recupero durante il mese di marzo, oltre il quale l'equity italiano avrebbe spazio di crescita fino a 16800 punti in prima battuta, e poi 17200. Il modello verrebbe negato con la violazione al ribasso dell'area 16200/250. Operativamente sono favorite le posizioni al rialzo con stop loss 15400 (base della parabolica evolvente) e primo obiettivo 16200. Sopra quest'ultimo livello si possono incrementare le posizioni lunghe con obiettivi successivi 16800 e poi 17200.
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