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Sulla forte correzione di ieri del Ftse Mib ha pesato in maniera notevole il crollo del titolo Saipem (-35% circa in una sola seduta), che ha trascinato anche ENI, e via via ha fatto scattare le vendite sulla maggior parte dei titoli del paniere. Il segnale tuttavia è piuttosto chiaro: una
long black marubozu candle con
engulfing bearish che segue l'
hanging man di martedì e la
shooting star dello scorso venerdì. Tutti segnali negativi che assumono una valenza ancora più marcata proprio perchè arrivano in una situazione di ipercomprato di breve periodo e a ridosso di un'importante fascia di resistenza statica di medio/lungo termine, che avevamo individuato nell'ultima analisi dell'indice a quota 17800/18000 punti. Oggi la correzione del listino prosegue, e i valori del paniere scendono sotto il primo supporto statico di brevissimo termine situato a quota 17200 punti. Il movimento rialzista di natura impulsiva in essere dallo scorso 10 dicembre 2012 appare ormai deteriorato, e del resto non si poteva pretendere che un simile tasso di sviluppo verso l'alto delle quotazioni azionarie potesse proseguire. Il riaggiustamento al quale stiamo assistendo è del tutto fisiologico, e potrebbe continuare fino ad un primo obiettivo collocato in area 16700/800 punti, e poi ancora a chiusura del gap up rimasto aperto a quota 16480 punti. Sul grafico settimanale rimane valida la figura di
head & shoulder rovesciato (testa e spalle di natura rialzista), e la correzione in atto andrebbe a delineare un classico movimento di pullback a verifica della neck line in zona 16500 punti, area che rappresenta anche un supporto dinamico ascendente che dovrebbe sostenere il trend positivo che ha avuto origine dal minimo relativo della scorsa estate a quota 12300 punti. Lasciamo quindi stornare il mercato almeno fino all'area 16500/700 a ridosso della quale valuteremo la possibilità di aprire nuove posizioni al rialzo in ottica di medio e lungo periodo. Teniamo presente che l'eventuale rottura ribassista di 16500 e poi di 16200 punti andrebbe a negare la configurazione di
H&S e a compromettere la fase positiva di natura secondaria, spostando il trend di medio orizzonte temporale verso una situazione più neutra. Stay tuned.
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