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I mercati aprono in calma piatta e presentano una forte riduzione di volatilità dopo i rialzi delle settimana scorsa. E non potrebbe essere altrimenti nel giorno del 4 luglio, dato che i mercati americani resteranno chiusi per festeggiare la ricorrenza della ratifica della Dichiarazione d'indipendenza. Andiamo a vedere che cosa è successo la settimana scorsa e facciamo il punto della situazione, tenendo presente che con il movimento di rialzo potrebbe essere partito un nuovo importante ciclo positivo che potrebbe determinare la continuazione dei rispettivi trend primari. Parliamo chiaramente dei mercati americani e di quello tedesco, mentre per il mercato italiano e l'Eurostoxx50 attendiamo ancora un segnale di uscita dall'impasse. Innanziattutto il settore bancario ha messo a segno un importante breakout ben visibile sul grafico del Ftse all-share banks. L'indice settoriale ha registrato una divergenza rialzista sull'Rsi14 dopo la forte discesa del 23 e 24 giugno, e il movimento di rimbalzo tecnico che ne è scaturito ha consentito al comparto di portarsi fuori dal trend ribassista che andava avanti dallo scorso febbraio. Decisivo il superamento di 15640 punti, constestualmente al recupero dei 16000, nella giornata di venerdì. A questo punto i bancari potrebbero aver bisogno di un riassestamento verso i 15500/50 punti (pullback tecnico sulla parte superiore del canale) prima di proseguire al rialzo fino ai prossimi obiettivi, che individuiamo in zona 17250 (intermedio 16800). Conosciamo l'importanza che riveste questo indice settoriale in rapporto al Ftse MIB, considerando il sovrappeso dei titoli bancari all'interno di esso.
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