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Nelle ultime due settimane è Intesa S.Paolo la più reattiva nei confronti del trend ribassista che continua a colpire le quotazioni del settore bancario. Il titolo ha toccato un minimo a quota 1,65 euro, e ha successivamente messo a segno un minimo relativo crescente recuperando fino a 1,85 euro. Significative le due
long white candles del 25 maggio e del 3 giugno, che sono state accompagnate da volumi in aumento. Lo scenario di breve e medio termine rimane tuttavia negativo, anche se alcuni oscillatori leading hanno anticipato la possibile inversione di tendenza. La fase discendente in atto da febbraio potrebbe ritenersi conclusa solo sopra quota 1,92 euro, livello oltre il quale ci sarebbe spazio per un apprezzamento fino a 2,18/20 euro. Il ritorno sotto 1,72 potrebbe rendere necessaria una nuova verifica a 1,65 euro prima di un tentativo d'inversione più deciso. Acquistando su questi livelli porre uno stop loss sotto 1,72, e un primo target a 1,85, poi 1,92 al raggiungimento del quale si possono liquidare le posizioni. Sull'eventuale breakout di 1,92 da non escludere la possibilità di incrementare le posizioni con trailing stop 1,90 e obiettivi a 2,00/03 prima e 2,12 poi. Negatività solo sotto quota 1,65, con probabile proseguimento del ribasso fino a 1,50.
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