Osservando il grafico del future sull'indice Ftse Mib in un orizzonte temporale di sei mesi si può individuare agevolmente la tendenza ribassista iniziata dopo il massimo relativo del 14 marzo 2016, segnato a quota 19210 punti. Il derivato ha registrato una serie precisa di massimi decrescenti, e più precisamente a fine aprile, a fine maggio e il 23 giugno (seduta precedente all'esito del referendum Brexit), mentre dal lato dei minimi possiamo rilevare una serie crescente a partire dal 27 giugno, peraltro "sporcata" dal movimento correttivo effettuato tra il 16 e il 19 agosto scorsi. I valori del contratto settembre sono sostanzialmente intrappolati in un range compreso tra i 16300 e i 17000 punti, se escludiamo la veloce escursione fin sotto 16000 avvenuta tra il 2 e il 3 agosto. Questa compressione di volatilità dovrebbe precedere, come di consueto, un movimento direzionale ben preciso che potrebbe arrivare da qui a due settimane. L'area dei 17000 punti è una resistenza davvero pesante oltre la quale i valori non riescono mai a chiudere sul time frame daily: ogni volta che il mercato si affaccia oltre questa soglia statica intervengono puntualmente le vendite a calmierare ogni tentativo di rialzo. Nella seduta di ieri abbiamo registrato un tentativo di breakout che si è infranto con precisione estrema sulla resistenza dinamica ribassista precedentemente individuata, passante per i 17250 punti, e la configurazione scaturita da questo movimento è una classica shooting star (tipica figura ribassista soprattutto se associata a livelli di resistenza tecnici, massimi relativi e situazioni di ipercomprato). Da notare che il movimento in questione ha praticamente chiuso il gap down apertosi proprio in occasione della Brexit, evidenziato nel grafico dall'ellisse color arancio (resta un piccolo intervallo di 20 punti ancora aperto, ma si sa che la perfezione non è di questo mondo). Il paniere italiano (in questo caso il future) resta dunque incastrato tra la fase dinamica ribassista di medio periodo e quella rialzista di breve, che tendono ormai ad incrociarsi da qui alla fine della prossima settimana, oltre che nel rettangolo da manuale già menzionato (16300-17000).
Cerchiamo di capire come e quando potrà terminare questa fase di stallo e quale direzione potrebbe prendere il mercato azionario italiano da qui a fine mese. A questo proposito ci viene in aiuto il mercato delle opzioni sull'indice Ftse Mib (MibO): con riferimento alla scadenza trimestrale del prossimo 16 settembre 2016, possiamo individuare i punti nevralgici che, con buona probabilità, continueranno ad arginare ogni tentativo di direzionalità più decisa da parte dell'indice di riferimento, e quindi del derivato. Vi propongo due grafici che evidenziano l'open interest sulle opzioni MibO CALL e PUT in scadenza il 16 settembre. Vedete che per quanto riguarda le opzioni di tipo CALL abbiamo una forte concentrazione di contratti aperti sullo strike 18000 (parliamo di 7161 contratti), mentre altri 4642 contratti li troviamo sul livello dei 17500 punti. Per quanto riguarda invece le opzioni di tipo PUT abbiamo una fortissima concentrazione sul livello dei 15000 punti, con 11756 contratti aperti, ma questo livello è decisamente troppo lontano dagli attuali per pensare che possa essere interessato nel giro di due settimane.
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Attenzione! Da precisare che questa è la fotografia alle ore 14,00 di oggi 2 settembre 2016, e che l'open interest è suscettibile di subire delle variazioni. In altre parole gli operatori istituzionali (prevalenti su questo tipo di mercato) potrebbero riposizionarsi su altri strike, e quindi diventa di fondamentale importanza seguire i livelli di open interest in senso dinamico, cioè anche nei prossimi giorni, per rilevare eventuali modifiche del numero dei contratti sui livelli chiave e quindi delle mutate possibilità di salita o discesa dei corsi azionari del sottostante. In sostanza: se su un livello il numero di contratti aperti tende a diminuire drasticamente e ad aumentare su un altro livello, significa che gli istituzionali si stanno riposizionando sulla stessa scadenza a livelli diversi, e che quindi i vecchi livelli potrebbero essere oltrepassati più facilmente.
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