Qui di seguito il mio articolo sull'analisi dell'open interest nel mercato delle MibO (opzioni sull'indice Ftse Mib) e la situazione tecnica del mercato azionario italiano, pubblicato all'interno de IL SETTIMANALE di TRADERS' Magazine di ieri 28 settembre 2016.
Un sostanziale nulla di fatto per l’indice Ftse Mib che dopo un timido
tentativo di reazione nella seduta di giovedì 22 settembre, durante la quale ha
segnato un massimo relativo a 16730 punti, è stato ricacciato indietro sotto
16500.
La settimana si aperta molto male con un gap down da 16409 a 16329 punti
e le vendite che hanno avuto la meglio portando i valori sotto i minimi della
settimana precedente. Stamani (martedì 27 settembre) l’apertura molto vicina a
quella di lunedì lasciava pensare ad un possibile recupero almeno fino alla
chiusura del gap rimasto aperto, ma non è stato così: il paniere ha ripreso ad
indebolirsi fin dalle prima battute scendendo ad un soffio dai 16000 punti
(minimo realizzato 16003). A questo punto facciamo molta attenzione perché un’eventuale chiusura giornaliera sotto
16000 determinerebbe la fuoriuscita della curva dal trading range compreso tra
questo livello e i 17400 punti, che va avanti dallo scorso luglio, e aprirebbe
spazio per un’accelerazione ribassista che in linea teorica andrebbe ad
interessare l’area compresa tra 15000 e 15350 punti. Sugli oscillatori
principali da rilevare un movimento “failure” dello stocastico in versione
lenta in area di ipervenduto, che solitamente anticipa il proseguimento
della tendenza in atto sul sottostante, in questo caso ribassista.
Passando ad
analizzare l’open interest sulle MibO
settimanali sulle scadenze 30 settembre e 7 ottobre possiamo certamente
definire un forte livello di resistenza
sui 16800 punti (993 contratti MibO CALL aperti sul 7 ottobre), mentre da
qui a venerdì l’area di resistenza si colloca tra 16400 e 16500 punti con un
totale di 680 contratti CALL aperti. Verso il basso un livello di supporto a
15900, ma decisamente meno significativo dato il numero di contratti PUT aperti
(212), e uno successivo a 15500 (507 contratti PUT), che dovrebbero contenere i
tentativi ribassisti fino a giovedì sera.
Non si riesce invece a rilevare
un’area di supporto significativa per il 7 ottobre, e questo potrebbe indicare un’elevata probabilità di accelerazione al
ribasso proprio nella settimana che va dal 30 settembre al 7 ottobre. Da
privilegiare dunque l’operatività di tipo short poiché da oggi fino al prossimo
7 ottobre sarà poco probabile che i valori riescano a tornare sopra l’area compresa
tra 16500 e 16800 punti. A prescindere dall’operatività in chiave tattica
l’area compresa tra 15000 e 15350 punti, se dovesse essere raggiunta,
rappresenterebbe a mio modo di vedere una buona occasione per aprire posizioni
lunghe in chiave strategica.
Aggiungiamo, per dovere di completezza, a questo articolo scritto martedì scorso, e pubblicato ieri, che l'open interest MibO CALL sullo strike 16800 punti, con scadenza 7 ottobre 2016, si è drasticamente ridotto da 993 contratti a 281 aperti ad oggi 29 settembre. Peraltro dal lato delle MibO PUT, sempre scadenza 7 ottobre, non si rileva un livello significativo di supporto.
Buonasera, ho letto il suo articolo sulla mail di Traders-mag; alla luce del forte recupero di oggi, la view (probabilistica) su di un ribasso per la settimana entrante rimane valida?
RispondiEliminaBuonasera Matteo,
RispondiEliminaLa view è leggermente cambiata come scritto in calce all'articolo (parte aggiunta il 29 settembre che non è presente nell'articolo originale del 27 settembre): l'open interest MibO CALL scadenza 7 ottobre è sceso notevolmente da 993 a 353 contratti sul livello dei 16800 punti, mentre verso il basso il primo supporto degno di nota si trova a 15200. In teoria strada ancora libera fino a questo livello.