lunedì 24 marzo 2014

XTraderNet - Report Operativo n°36 del 17 Marzo 2014.

Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della scorsa settimana, il n°36 inviato  lunedì 17 marzo 2014 a tutti i nostri iscritti.


Report Operativo n°36 del 17 Marzo 2014
Il Ftse Mib consolida attorno a 20500 punti e non riesce, per il momento, a sferrare l’attacco decisivo ai 21000. La settimana si è chiusa con l’aumento della volatilità di breve periodo, indice di un nervosismo crescente tra gli operatori. Fondamentale la tenuta dei 19500 punti per proseguire la fase positiva. 


Il tentativo di breakout dei 21000 punti di Ftse Mib è stato rimandato, e l’indice azionario italiano ha effettuato il movimento di consolidamento attorno a quota 20500 punti che ci attendevamo, come da Report Operativo della scorsa settimana. Oggi voglio focalizzare l’attenzione su uno scenario dell’indice Ftse Mib in un orizzonte temporale più ampio che parte dal minimo del marzo 2009. Da allora il paniere azionario italiano si è mosso in un range compreso tra 12300 punti circa e 24000/500. Nel grafico proposto è ben visibile l’area dei 18000 punti come zona di polarizzazione delle quotazioni, che nel corso degli ultimi cinque anni ha sempre attirato verso di sé ogni eccesso ribassista e ogni tentativo di fuga al rialzo. E’ accaduto così nelle estati del 2010 e 2011, quando il Ftse Mib si muoveva nella parte superiore del range, e nelle estati del 2012 e del 2013, quando invece le quotazioni erano più depresse. Il superamento di questo livello, e il test in pullback alla fine del 2013, hanno consentito ai valori del Ftse Mib di apprezzarsi fino ai 21000 punti circa (realizzato 20983). Le quotazioni sono molto tirate e si muovono sulla parte superiore di un trend rialzista iniziato nell’estate 2012 che delinea una resistenza dinamica proprio a 21000 punti. Il trend secondario che sostiene il rialzo dall’estate dello scorso anno determina invece un supporto dinamico che attualmente transita attorno ai 19500 punti. E’ probabile che il Ftse Mib abbia ancora bisogno di consolidare attorno a 20500 punti, con possibili escursioni ribassiste anche nell’intorno dei 19500. Se quest’ultima quota dovesse essere ceduta allora l’area dei 18000 attirerebbe ancora una volta verso di sé i corsi azionari confermando uno scenario neutro in funzione accumulativa. La permanenza sopra 19500 e una fase laterale favorirebbero invece un possibile allungo verso la parte superiore del range individuato, fino a 21650 punti in prima battuta e poi 22500/600.

Situazione Portafoglio

Bene A2A che ha superato 1,00 euro tra lunedì e martedì, nostro obiettivo intermedio prima di 1,04. Il trailing profit andava riadeguato su questo stesso livello che è stato ceduto nei giorni successivi. Abbiamo chiuso quindi con un +8,6% lordo. Per coloro che invece avessero mantenuto il trailing a 0,97 la chiusura sarebbe scattata venerdì con un gain lordo comunque buono pari al +5,3%. Luxottica invece ha chiamato lo stop loss con l’arretramento delle quotazioni sotto 38,80 già da martedì. Usciamo con una perdita attorno al -3%. STM ha chiamato il take profit con l’arretramento del prezzo sotto 6,60 euro venerdì. Considerando il gap down in apertura la posizione si poteva chiudere ad un prezzo di 6,54 euro. Si esce dunque con un +3% lordo. Generali è stata acquistata sul test dell’area 15,90, come ci eravamo proposti, e per il momento siamo dentro poiché lo stop loss posizionato a 15,75 non è scattato per un soffio. Primo obiettivo a 16,50 euro, oltre il quale si potrebbero anche incrementare le posizioni con target successivi a 16,90 e 17,35 euro. Sotto 15,75 si potrebbe pensare invece al reverse della posizione con target ribassista 14,60/70. Molto bene l’acquisto su Monte Paschi, che è rimasto sopra il livello di stop a 0,21 e ha ricominciato a salire portandosi nuovamente vicino a 0,24. Manteniamo con target 0,245 e 0,265 e a questo punto fissiamo il trailing profit a 0,23 che ci consente di bloccare un ottimo +8% ottenuto in cinque sedute. Entrata in portafoglio anche Telecom, che ha raggiunto con estrema precisione la base del rettangolo a 0,79. Obiettivo a 0,84 in prima battuta e 0,88 in un secondo momento. Stop loss da posizionare a 0,76 euro.

Posizioni SHORT

Chi è ancora short su ENI può rimanerci con stop loss 17,65 puntando a 17,10 (già raggiunto nel fine settimana), poi 16,80 e ancora 16,20 euro. Ansaldo ha fatto scattare il segnale di vendita allo scoperto con il cedimento dei 7,95 nel fine settimana. Obiettivi ribassisti da fissare a 7,65 e poi 7,30 euro, mentre lo stop loss va posizionato sopra 8,15 euro, ribassista di breve periodo.


Titoli sotto la lente

Banco Popolare sta effettuando un una flag di consolidamento e probabile continuazione rialzista, che verrebbe completata con il breakout dei 17,80 euro. Sopra questo livello possibile strappo al rialzo fino a 22,40 euro. Invece l’arretramento sotto 16,70 suggerirebbe il tentativo di short con obiettivi ribassisti a 15,00 e 13,90 euro.
FIAT è ben posizionata in un trend rialzista di breve periodo e può essere acquistata sulla debolezza a ridosso di 7,60/70 euro. Gli obiettivi sono da fissare a 8,20/30 e poi 8,60 euro, con stop loss da posizionare sotto 7,50 euro.  
Mediaset sta cercando di aggrapparsi ai 4,00 euro per azione e sembra delineare un trend neutro di breve periodo. Proviamo l’acquisto del titolo con target 4,30/35 e stop loss secco sotto 3,85 euro. In caso di arretramento sotto 3,85 possibile una discesa fino a 3,60.
Pirelli ha ritracciato con decisione verso l’area di supporto statico molto importante situata a quota 11,50. Seguiamola con attenzione perché sotto 11,50 potrebbe andare a testare la base del canale rialzista di lungo periodo attorno a 11,10/20 euro. In questa fascia di valori proveremo l’acquisto con stop 10,80 e obiettivi a 12,10 e poi 12,70/13,00 euro.

Per questa settimana è tutto.
©dott. Pier Paolo Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione riservata

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