Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della
scorsa settimana, il n°36 inviato lunedì 17 marzo 2014 a tutti i nostri iscritti.
Report Operativo n°36 del 17 Marzo
2014
Il Ftse Mib consolida attorno a 20500 punti e non riesce, per il momento, a
sferrare l’attacco decisivo ai 21000. La settimana si è chiusa con l’aumento
della volatilità di breve periodo, indice di un nervosismo crescente tra gli
operatori. Fondamentale la tenuta dei 19500 punti per proseguire la fase
positiva.
Il tentativo di breakout dei 21000 punti di Ftse Mib è
stato rimandato, e l’indice azionario italiano ha effettuato il movimento di
consolidamento attorno a quota 20500 punti che ci attendevamo, come da Report
Operativo della scorsa settimana. Oggi voglio focalizzare l’attenzione su uno
scenario dell’indice Ftse Mib in un orizzonte temporale più ampio che parte dal
minimo del marzo 2009. Da allora il paniere azionario italiano si è mosso in un
range compreso tra 12300 punti circa
e 24000/500. Nel grafico proposto è ben
visibile l’area dei 18000 punti come zona di polarizzazione delle quotazioni,
che nel corso degli ultimi cinque anni ha sempre attirato verso di sé ogni
eccesso ribassista e ogni tentativo di fuga al rialzo. E’ accaduto così
nelle estati del 2010 e 2011, quando il Ftse Mib si muoveva nella parte
superiore del range, e nelle estati
del 2012 e del 2013, quando invece le quotazioni erano più depresse. Il superamento
di questo livello, e il test in pullback
alla fine del 2013, hanno consentito ai valori del Ftse Mib di apprezzarsi fino
ai 21000 punti circa (realizzato 20983). Le
quotazioni sono molto tirate e si muovono sulla parte superiore di un trend rialzista iniziato nell’estate
2012 che delinea una resistenza dinamica proprio a 21000 punti. Il trend secondario che sostiene il rialzo
dall’estate dello scorso anno determina invece un supporto dinamico che
attualmente transita attorno ai 19500 punti. E’ probabile che il Ftse Mib abbia ancora bisogno di consolidare
attorno a 20500 punti, con possibili escursioni ribassiste anche nell’intorno
dei 19500. Se quest’ultima quota dovesse essere ceduta allora l’area dei
18000 attirerebbe ancora una volta verso di sé i corsi azionari confermando uno
scenario neutro in funzione accumulativa. La permanenza sopra 19500 e una fase
laterale favorirebbero invece un possibile allungo verso la parte superiore del
range individuato, fino a 21650 punti
in prima battuta e poi 22500/600.
Situazione
Portafoglio
Bene A2A che ha superato 1,00 euro tra lunedì e martedì, nostro obiettivo
intermedio prima di 1,04. Il trailing profit andava riadeguato su questo stesso
livello che è stato ceduto nei giorni successivi. Abbiamo chiuso quindi con
un +8,6% lordo. Per coloro che invece avessero mantenuto il trailing a 0,97
la chiusura sarebbe scattata venerdì con un gain lordo comunque buono pari al
+5,3%. Luxottica invece ha
chiamato lo stop loss con l’arretramento delle quotazioni sotto 38,80 già da
martedì. Usciamo con una perdita attorno al -3%. STM ha chiamato il take profit con l’arretramento del prezzo
sotto 6,60 euro venerdì. Considerando il gap down in apertura la posizione si
poteva chiudere ad un prezzo di 6,54 euro. Si esce dunque con un +3% lordo.
Generali è stata acquistata
sul test dell’area 15,90, come ci eravamo proposti, e per il momento siamo
dentro poiché lo stop loss posizionato a 15,75 non è scattato per un soffio.
Primo obiettivo a 16,50 euro, oltre il quale si potrebbero anche incrementare
le posizioni con target successivi a 16,90 e 17,35 euro. Sotto 15,75 si
potrebbe pensare invece al reverse della posizione con target ribassista
14,60/70. Molto bene l’acquisto su Monte
Paschi, che è rimasto sopra il livello di stop a 0,21 e ha ricominciato
a salire portandosi nuovamente vicino a 0,24. Manteniamo con target 0,245 e
0,265 e a questo punto fissiamo il trailing profit a 0,23 che ci consente di bloccare
un ottimo +8% ottenuto in cinque sedute. Entrata in portafoglio anche Telecom, che ha raggiunto con
estrema precisione la base del rettangolo a 0,79. Obiettivo a 0,84 in prima
battuta e 0,88 in un secondo momento. Stop loss da posizionare a 0,76 euro.
Posizioni SHORT
Chi è ancora short su ENI può rimanerci con stop loss 17,65 puntando a 17,10 (già
raggiunto nel fine settimana), poi 16,80 e ancora 16,20 euro. Ansaldo ha fatto scattare il
segnale di vendita allo scoperto con il cedimento dei 7,95 nel fine settimana.
Obiettivi ribassisti da fissare a 7,65 e poi 7,30 euro, mentre lo stop loss va
posizionato sopra 8,15 euro, ribassista di breve periodo.
Titoli sotto la
lente
Banco Popolare sta effettuando un una flag di consolidamento
e probabile continuazione rialzista, che verrebbe completata con il breakout
dei 17,80 euro. Sopra questo livello possibile strappo al rialzo fino a 22,40
euro. Invece l’arretramento sotto 16,70 suggerirebbe il tentativo di short con
obiettivi ribassisti a 15,00 e 13,90 euro.
FIAT è ben posizionata in un trend rialzista di breve periodo
e può essere acquistata sulla debolezza a ridosso di 7,60/70 euro. Gli
obiettivi sono da fissare a 8,20/30 e poi 8,60 euro, con stop loss da
posizionare sotto 7,50 euro.
Mediaset sta cercando di aggrapparsi ai 4,00 euro per azione
e sembra delineare un trend neutro di breve periodo. Proviamo l’acquisto del
titolo con target 4,30/35 e stop loss secco sotto 3,85 euro. In caso di
arretramento sotto 3,85 possibile una discesa fino a 3,60.
Pirelli ha ritracciato con decisione verso l’area di
supporto statico molto importante situata a quota 11,50. Seguiamola con
attenzione perché sotto 11,50 potrebbe andare a testare la base del canale
rialzista di lungo periodo attorno a 11,10/20 euro. In questa fascia di valori
proveremo l’acquisto con stop 10,80 e obiettivi a 12,10 e poi 12,70/13,00 euro.
Per questa settimana è
tutto.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
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