Pubblichiamo come di consueto il Report Operativo della
scorsa settimana, il n°37 inviato lunedì 24 marzo 2014 a tutti i nostri iscritti.
Report Operativo n°37 del 24 Marzo
2014
Indice Ftse in fase di stallo attorno a quota 21000 punti dopo aver
ritoccato i massimi relativi a 21200. Alcune divergenze negative sui principali
oscillatori leading potrebbero anticipare uno storno. Lo scenario rimane
comunque positivo nel breve e lungo periodo e potrebbe iniziare a deteriorarsi
solo sotto 20100.
La scorsa settimana
l’indice Ftse Mib ha ritoccato i massimi di periodo salendo fino a quota 21200
punti (21204 realizzato), ma non è stato in grado di accelerare su questi
livelli ed è tornato a ridosso dei 21000 nel fine settimana. L’apertura debole di stamani conferma
questa fase di stallo del principale paniere azionario italiano, che si muove
ancora a ridosso della parte superiore del trend
rialzista iniziato nell’estate del 2012. Nel grafico ho messo in evidenza
la divergenza negativa sullo stocastico
lento, che si trova anche in zona di ipercomprato e girato verso il basso. L’arretramento dei valori al di sotto di
quota 20100 fornirebbe un primo segnale di debolezza del mercato azionario
italiano, che potrebbe cedere in questo caso fino a 19500 punti senza peraltro
andare ad intaccare il trend positivo
secondario in essere dal luglio 2013. La
tenuta di 19500 sarà fondamentale per evitare ulteriore debolezza fino a 18600
punti e poi 17800. La permanenza sopra 19500 contribuirebbe a prolungare
questa fase di lateralità dei corsi azionari, e l’indice rimarrebbe
intrappolato in un range di valori
compreso tra 19500 e 21200. Al contrario, in
caso di superamento dei 21200 (parte superiore del canale ascendente) potremmo
assistere ad un’accelerazione dei
prezzi con spazio di rialzo fino a quota 21650 in prima battuta e poi 22500
punti. Un ritracciamento fino a 19500 sarebbe da interpretare come nuova
occasione di acquisto, mentre sul breakout
di 21200 occorrerebbe più cautela nell’aprire posizioni al rialzo.
Situazione
Portafoglio
Generali ha fatto scattare lo stop loss proprio oggi con
l’arretramento del prezzo al di sotto di 15,75 euro. Il movimento è pericoloso
poiché il titolo ha ceduto anche la trendline primaria rialzista che sosteneva
il prezzo dalla primavera del 2012. Sotto 15,35 conferma d’inversione negativa
con spazio di ribasso fino a 14,20 euro. Monte
Paschi ha fatto scattare il trailing profit con il ritorno sotto 0,24,
come segnalato sul blog durante la settimana. Usciamo con un ottimo gain
lordo del +12,2% ottenuto in poche
sedute. Telecom ha raggiunto
il primo obiettivo a 0,84 euro e lo ha superato nell’intraday nella giornata di
mercoledì. Coloro che avessero chiuso la posizione con il ritorno sotto 0,84
avrebbero agito correttamente ottenendo un gain lordo superiore al 6%.
Personalmente sono ancora dentro perché la chiusura non è mai stata sopra 0,84
euro. A questo punto alziamo lo stop a pareggio a quota 0,79, per evitare che
un guadagno vada a trasformarsi in una perdita. Relativamente male il tentativo
di acquisto su Mediaset, che
era salita fino a 4,17 per un gain lordo vicino al 5%, ma poi è tornata
indietro e nel fine settimana andava chiusa in stop a pareggio sotto 3,95, dato
che il prezzo era già in netto gain. Entrata in portafoglio anche Pirelli che ha raggiunto il target
ribassista nella fascia 11,10/20 ed è rimasta sopra il nostro livello di stop
loss posizionato a quota 10,80 euro. Manteniamo con calma la posizione e
puntiamo ad un primo rimbalzo fino a 11,50, forte livello di resistenza
statica.
Posizioni SHORT
Sul lato short continuiamo a monitorare ENI, anche se l’abbiamo già
chiusa da tempo. Questa settimana il titolo ha fornito un segnale rialzista
molto chiaro con il superamento dei 17,65 accompagnato da un netto incremento
nei volumi di scambio. A questo punto il titolo potrebbe risalire fino a 18,70
euro nel breve termine. Ansaldo ha
fatto scattare il segnale di stop loss, come segnalato sul blog lo scorso
martedì, superando quota 8,15.
Titoli sotto la
lente
ENI ha effettuato un importante movimento con il superamento
della resistenza statica a quota 17,65 con un forte incremento nei volumi di
scambio. L’arretramento in pullback attorno a 17,65/70 sarebbe occasione di
acquisto con target 18,40/70 e poi 19,00 euro. Stop loss da posizionare sotto
17,40 euro.
Banco Popolare evidenzia una contrazione di volumi dopo il
forte rialzo delle scorse settimane, con il prezzo che ha consolidato attorno a
quota 17,40 euro. Sulla tenuta di 16,70 si potrebbe a questo punto tentare il
buy con stop loss 16,15 e primo obiettivo compreso tra 17,80 e 17,95 euro.
Incremento delle posizioni sopra quest’ultimo livello con target 19,25 euro.
Intesa Sanpaolo è andata a realizzare un doppio massimo di
breve periodo in area 2,33, una configurazione che andrebbe a completarsi sotto
2,15 euro. In questo caso il titolo potrebbe scendere velocemente fino a 2,00
euro e poi 1,86/90. Seguiamola dunque per uno short sotto 2,15 con i target
sopra indicati e uno stop loss da posizionare eventualmente sopra 2,25 euro.
Banca pop. Milano ha raggiunto i 70 centesimi per azione, ma
non è riuscita a superarli. Il titolo arriva da un forte impulso rialzista di
breve termine e potrebbe a questo punto ritracciare, anche se sta configurando
un pennant di continuazione rialzista da manuale. Sotto 0,65 spazio per uno
short fino a 0,60 e 0,55/52. Se invece il titolo superasse i 0,70 confermerebbe
il bullish pennant e aprirebbe spazio di rialzo fino a 0,84, ma l’acquisto
sarebbe più rischioso.
E’ tutto anche per
questa settimana.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
riservata
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