Sul rame,
il movimento discendente della settimana passata pare terminato: i
prezzi oscillano tra i 6.400 dollari e i 6.500 dollari
per tonnellata, anche se riforme improvvise da parte del governo cinese potrebbero
influenzare notevolmente le quotazioni. “La decisione della Banca Centrale Cinese di allentare il controllo sullo yuan è stato visto come un segno di liberalizzazione, e dal settore industriale giungono segnali di ottimismo sul fatto che possano essere
promosse riforme nel breve periodo per migliorare i livelli di
crescita, decisamente sottotono nel primo trimestre”. Attualmente il
rame scambia in area 6.513 e “maggiori supporti sono previsti nelle
prossime settimane grazie a un aumento della domanda, caratteristico del
mercato cinese a partire da... (continua a leggere su Finanza Operativa)
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