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Ho voluto postare anche questo grafico, dove ho allargato l'orizzonte temporale agli ultimi due anni e mezzo, per mettere bene in evidenza l'importanza cruciale dell'area dei 17250 punti. Tale livello non viene superato stabilmente dall'estate del 2011, se escludiamo l'effimero rialzo durato tre settimane dello scorso gennaio che aveva portato il paniere a ridosso dei 18000 punti. Inoltre se uniamo i massimi relativi più rilevanti a partire dal febbraio del 2011, otteniamo una resistenza dinamica discendente che passa proprio questa settimana da 17200/250 punti. Peraltro l'indice risulta saldamente inserito in un trend rialzista piuttosto ampio, che verrebbe compromesso solo con l'arretramento dei valori sotto i 15000 punti. Il breakout di 17250 sarebbe decisivo per il proseguimento di questo trend, e aprirebbe la porta per i 19200 punti nel medio periodo, ma tale movimento risulta prematuro poichè gli oscillatori di momentum risultano troppo carichi e di conseguenza l'immediato breakout di 17250 avrebbe il fiato corto. Un riaggiustamento a 16200 sarebbe più fisiologico e consetirebbe di attirare sul mercato altri compratori consentendo nel contempo di scaricare l'eccesso di comprato di breve termine. Da notare, come sempre, l'efficacia delle divergenze sull'oscillatore MACD, che hanno anticipato molto bene ogni svolta nel trend di medio periodo negli ultimi due anni. Le ho evidenziate sul grafico con le trendline color arancio sull'oscillatore e le corrispondenti sulla curva dell'indice.
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