La giornata è ancora lunga e tutto è possibile, ma mentre scriviamo il metallo che abbiamo sempre definito inutile frana letteralmente sotto le vendite, e arriva a perdere quasi 60 dollari l'oncia in una sola seduta, con il prezzo che si avvicina pericolosamente alla soglia psicologica dei 1500 dollari. Il movimento è violento e la candela rossa (ribassista) sul grafico ne evidenzia l'intensità e la portata. E' stato ceduto un livello di supporto statico molto importante compreso tra quota 1530 e 1550 dollari l'oncia, e lo scivolone sembra destinato a durare sia oggi sia la prossima settimana. Ci limitiamo a postare il grafico delle ultime sedute e rimandiamo per un'analisi completa sul metallo al precedente articolo di giovedì 4 aprile, dove potete trovare tutti i target di breve e medio periodo.
Riproponiamo invece il grafico di lungo termine sul quale si può rilevare chiaramente la fine del trend primario rialzista, il successivo pullback da manuale e l'inizio di un modello distributivo che prelude ad un bear market primario. L'area 1530 è già stata rotta al ribasso con i movimenti delle recenti sedute, in particolare con quello di oggi, e sul grafico manca l'ultima candela settimanale. L'obiettivo ribassista è da fissare a 1400 dollari nel medio periodo, sulla base del trend moderatamente negativo in essere dal settembre del 2011, e potrebbe essere raggiunto anche in poche settimane. Nel medio termine un'area target rilevante è da collocare nella fascia di valori compresa tra 1300 e 1325 dollari l'oncia.
Mentre stiamo ultimando la stesura di questo aggiornamento l'oro continua a precipitare minuto dopo minuto e scende sotto i 1500 dollari l'oncia segnando un minimo a 1491 dollari! Siamo quasi a 70 dollari di perdita in una sola giornata di contrattazioni.
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