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Il lieve rimbalzo delle principali piazze azionarie è stato stroncato sul nascere dalle nuove difficoltà, emerse nelle ultime ore, a trovare un accordo per la soluzione del collasso del debito greco. A soffrire sono prevalentemente, e questa non è una novità, i titoli bancari. Il Ftse all-share banks non riesce a confermare il recupero dei 15800 punti, e resta pesante riproponendosi sui minimi di ieri, mentre l'indice principale sembra destinato ad effettuare la verifica dei 20000 punti. Il tentativo di rimbalzo è stato frenato a quota 20420 (realizzato 20414), sotto l'area di resistenza dinamica che passa oggi a 20500 punti. Situazione dunque ancora negativa con possibilità di peggioramento sotto quota 20000, anche se possiamo rilevare volumi molto ridotti su tutti i principali titoli del listino. Le spinte ribassiste molto probabilmente si stanno esaurendo, ed eventuali notizie di una svolta positiva dal fronte greco potrebbero far tornare improvvisamente il denaro sull'equity. Facciamo comunque attenzione alla rottura dei 20000 punti, che non sarebbe certamente un buon segnale. Tale movimento andrebbe ad aprire uno spazio di discesa di altri 1000/1200 punti, soprattutto se alcuni dei principali titoli del listino, ancora impostati positivamente, dovessero invertire la rotta e unirsi al comparto bancario. Il trend ribassista potrebbe ritenersi concluso solo in caso di superamento confermato dell'area 20500, e in questo caso il mercato potrebbe riassestarsi nell'area 21000/21200 punti.
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