mercoledì 15 giugno 2011

Dow Jones sui livelli di guardia accelera al ribasso.

Eccoci al test della primaria rialzista. Ce lo attendevamo sulla rottura dei 12000 punti di Dow Jones, ed è arrivato puntuale. Quota 11850/800 rappresenta il primo vero spartiacque tecnico tra la tendenza positiva di fondo e l’inizio di una nuova fase che potrebbe assumere risvolti peggiori di quanto si possa pensare. Comunque non traiamo conclusioni affrettate. Il ribasso per il momento è emotivo e guidato principalmente dall’aggravarsi della situazione sul fronte Grecia.

Qualcuno mi domandava se è possibile riscontrare una bull trap nelle sedute recenti. Certamente c’è stata una bull trap sull’S&P500 nella seduta del 31 maggio, che ho evidenziato sul grafico. Perchè in senso strettamente tecnico una bull trap altro non è che una falsa rottura di una resistenza, statica o dinamica (meglio se statica), che attira sul mercato nuovi compratori prima di un consistente ribasso. Ecco un classico esempio di bull trap:
Questa invece è la trappola per tori riscontrabile sull’S&P500, che nella seduta del 31 maggio ha violato al rialzo la trendline ribassista che univa tutti i massimi decrescenti del mese. Nella seduta successiva, quella del 1° giugno, è possibile notare la long marubozu black con engulfing bearish che ha portato il mercato alla rottura ribassista di 1300. La morning star completata nella seduta di ieri, in concomitanza con un pesante ipervenduto rilevabile sullo stocastico lento, lasciava pensare ad un probabile rimbalzo almeno fino a 1310 punti. Quindi in questo senso può essere considerata una bull trap atipica: un falso segnale di esaurimento del trend ribassista di breve termine, per indurre gli operatori al buy on dip. Il ribasso di oggi è lì a dimostrarlo.
Resto perplesso per l’anomalia sul VIX. Se ci fosse uno storno forte dietro l’angolo questo non potrebbe prescindere da una volatilità implicita almeno superiore al 30%. Proviamo inoltre a guardare l’indice S&P500 in maniera più distaccata, in altre parole allarghiamo l’orizzonte temporale del grafico e dimentichiamoci per un attimo la situazione macroeconomica generale.
Per il momento la situazione non mi sembra così drammatica. Al modello di Elliot (che non mi piace particolarmente) di lungo termine mancherebbe un’onda 5, e in ogni caso l’ultima onda AB sarebbe anomala. Certo la rottura al ribasso dell’area 1250/30 aprirebbe una fase nuova di cui si è già detto sopra a proposito del Dow Jones. Ma… non anticipiamo troppo. Diamo tempo al tempo… Grecia e affini permettendo.

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