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Questa volta non è solo il settore bancario che trascina al ribasso l'indice Ftse MIB: lo scivolone del mercato sembra assumere una sorta di coralità che non c'era mai stata nei mesi scorsi. Tra i titoli peggiori di oggi troviamo infatti non solo i "soliti" bancari, ma anche Exor, Lottomatica, Pirelli, Atlantia, Fiat Industrial, Tod's, Buzzi, Finmeccanica, Autogrill, tutti con perdite superiori ai due punti percentuali. Considerando la rottura al ribasso dei 20500 punti di Ftse MIB ci si può attendere nelle prossime sedute ulteriori allunghi in discesa fino all'area dei 20000 punti. Per quel che riguarda il comparto bancario, possiamo notare come il trend sia ancora decisamente ribassista, nonostante il tentativo del Ftse all-share banks di aggrapparsi all'area dei 16000 punti nelle settimane recenti. L'ultimo supporto rilevante è collocato a quota 15800 punti, al di sotto del quale i bancari potrebbero continuare ad essere colpiti dalle vendite, e in questo caso l'indice Ftse Banks avrebbe altri mille punti di margine di deprezzamento, fino alla parte inferiore del trend negativo in essere da febbraio. Diversamente, la tenuta di 15800, e il successivo ritorno sopra quota 16800, andrebbero ad interrompere l'attuale trend a seguito di una formazione di doppio minimo con relativa divergenza rialzista sull'oscillatore Rsi14. I target in questo caso sarebbero da collocare a 17250 e 18000 punti nel breve periodo.
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